Ue: Obbligo pannelli solari sugli edifici

Ue: Obbligo pannelli solari sugli edifici

L’Ue propone di rendere obbligatoria l’installazione di pannelli solari su tutti gli edifici dal 2030.

Per trovare fonti energetiche alternative l’Unione europea propone di rendere obbligatoria l’installazione dei dispositivi fotovoltaici. L’energia solare sarebbe una fonte pulita di energia e in questo modo si procederebbe verso una transizione ecologica riducendo allo stesso tempo la dipendenza energetica europea dalla Russia il prima possibile, come ha sottolineato la presidente della Commissione Ue von der Leyen.

Tra le varie proposte per rendersi indipendente dalla Russia, l’Ue propone l’installazione di pannelli solari su edifici commerciali, pubblici e residenziali. Questa proposta è stata annunciata dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen secondo cui è “un piano ambizioso ma realistico”. “Proponiamo di rendere obbligatori i pannelli solari per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029”, ha detto la presidente.

La proposta di obbligo di pannelli solari è contenuta del nuovo piano europeo per ridurre la dipendenza energetica, il RePowerEu per cui la Commissione ha investito “quasi 300 miliardi di euro: circa 72 euro miliardi di sovvenzioni e 225 miliardi di euro di prestiti”, ha spiegato la presidente von der Leyen. “Nel nuovo piano REPowerEU, abbiamo deciso di raddoppiare il nostro obiettivo per il 2030 e di produrre ogni anno 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Unione europea. Inoltre, importeremo altri 10 milioni di tonnellate dall’estero. In questo modo, potremo sostituire fino a 50 miliardi di metri cubi all’anno di gas russo importato».

Pannelli fotovoltaici per la casa

Pannelli fotovoltaici obbligatori per la diversificazione energetica

Cominceremo con la cosa più ovvia: il risparmio energetico è il modo più rapido ed economico per affrontare il problema crisi energetica attuale”, ha detto. “Aumenteremo quindi l’obiettivo di efficienza energetica dell’Ue per il 2030 dal 9% a 13%. E stiamo aumentando l’obiettivo 2030 per l’energia rinnovabile dell’Ue dal 40% al 45%“. Per raggiungere questo obiettivo la Commissione propone di rendere gli impianti per le rinnovabili di interesse pubblico per legge. In questo modo i permessi e la burocrazia relativa alle autorizzazioni sarebbe accelerata. Le procedure burocratiche così verrebbero condotte a livello più ampio, per l’intera area dove il progetto per le rinnovabili avrà sede.

Secondo la proposta, gli stati membri dovrebbero istituire delle go-to-areas, ovvero aree dedicate per le energie rinnovabili con procedure di autorizzazione abbreviate e semplificate, un tempo non superiore a sei mesi. Un piano molto ambizioso, come evidenzia la stessa von der Leyen ma molto realistico. “Sappiamo che quando l’Europa agisce insieme, ha più influenza” conclude la presidente della Commissione.