Obbligo vaccinale per over 50, senza via libera da parte del Garante della Privacy le multe non partono.
Arrivati quasi alla metà del mese di febbraio, con l’obbligo vaccinale per gli over 50 ormai in vigore da settimane, c’è un problema relativo alle multe: il Garante della Privacy ancora non ha dato il via libera alla condivisione dell’elenco dei soggetti non vaccinati. Ma procediamo con ordine e proviamo a fare chiarezza.
Vaccino obbligatorio per gli over 50
Per contrastare la diffusione della variante Omicron del Covid e puntellare la campagna di vaccinazione, il governo ha deciso di rendere il vaccino obbligatorio per i soggetti over 50.
Obbligo vaccinale per gli over 50, niente multe senza il via libera del Garante della Privacy alla condivisione dei dati
I soggetti non in regola sono teoricamente perseguibili con una sanzione una tantum da 100 euro. Inoltre i soggetti over 50 non in possesso del Super Green Pass non possono recarsi al lavoro e quindi devono fare i conti con la sospensione non retribuita. Ma soffermiamoci alla sanzione da 100 euro. I controlli, come noto, sono affidati all’Agenzia delle Entrate, che incrociando i sui dati con gli elenchi vaccinali dovrebbe individuare i soggetti non in regola con la vaccinazione. Quindi i soggetti da sanzionare.
Ma c’è un problema che blocca le multe. Il Garante della Privacy non ha ancora dato il via libera alla condivisione dell’elenco dei non vaccinati. Senza autorizzazione da parte del Garante la Sogei non ha condiviso i dati con il Ministero della Salute. E di conseguenza i dati non sono stati condivisi con l’Agenzia delle Entrate, che non ha a disposizione i nomi dei soggetti che non hanno aderito all’obbligo vaccinale. Ovviamente senza elenco dei soggetti non in regola non possono essere comminate sanzioni.
Paradossalmente il rischio è che i soggetti non in regola possano ricevere la notifica dell’Agenzia delle Entrate dopo la giornata del 15 giugno, quando sarà scaduto l’obbligo vaccinale per gli over 50.