Occupazione in calo: non accadeva da agosto 2021

Occupazione in calo: non accadeva da agosto 2021

Cala l’occupazione soprattutto per donne e giovani lavoratori e tra 35 e 49 anni.

I dati dell’Istat mostrano che per la prima volta da un anno torna a calare l’occupazione. La disoccupazione maggiore si registra tra le donne, i giovani e la fascia d’età tra i 35 s i 49 anni. A far precipitare la situazione occupazionale le profonde incertezze che dominano il paese dalla crisi energetica al crollo del governo Draghi. In calo del -22mila unità gli occupati ma calano anche i disoccupati -32mila unità. Mentre salgono gli inattivi, tra cui gli scoraggiati, +54mila persone in più in un mese.

L’occupazione è calata sia per quanto riguarda contratti a tempo indeterminato (-24mila permanenti) sia tra gli autonomi (-11mila). Aumentano invece i lavori a termine, l’unica tipologia contrattuale che resiste con il +13mila occupati temporanei. Questo tipo di lavoratori raggiunge il livello più alto dal 1977. Il lavoro a termine si privilegia in momenti di difficoltà per l’economia di un paese come quella che stiamo attraversando.

lavoro digitale

Le conseguenze del clima di incertezza economico

Anche se il numero di occupati resta sopra la soglia dei 23 milioni a luglio si è registrato il primo calo da agosto 2021. Ma ci sono alcune categorie più in difficoltà di altre: occupazione in frenata tra le donne (-33mila in un mese), i giovani (-61mila nella fascia 25-34 anni), e i lavoratori nella fascia centrale del lavoro, 35-49 anni. Il tasso di disoccupazione tra i giovanissimi risale al 24%, e ci conferma agli ultimi posti a livello internazionale.

Nel quadro complessivo del trimestre maggio-giugno i dati mostrano una crescita forte dell’inizio dell’estate e dell’assunzione di stagionali. Ci sono 140mila occupati in più, soprattutto occupazione alle dipendenze. Per gli indipendenti il segno è sempre meno (-2mila unità).