Scandalo alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: indagine su corruzione e gare truccate per l’appalto dei servizi digitali.
Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, sono ora al centro di un’inchiesta giudiziaria che solleva gravi accuse di corruzione e gare truccate. L’ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, Vincenzo Novari, è tra i principali presunti indagati. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo, come riportato da Affaritaliani.it.
Perquisizioni alla fondazione Milano-Cortina, tre persone indagate
La Guardia di Finanza di Milano ha effettuato una serie di perquisizioni nella sede della Fondazione Milano-Cortina 2026, su mandato della Procura di Milano. L’indagine, coordinata dai pubblici ministeri Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, insieme all’aggiunto Tiziana Siciliano, riguarda presunte irregolarità negli appalti per i servizi digitali legati ai giochi olimpici e paralimpici. Come ripreso da affaritaliani.it
Affaritaliani.it riferisce che il focus principale delle indagini è su Vetrya, una società umbra specializzata in servizi informatici e hosting, quotata in Borsa dal 2016. Secondo le accuse, ci sarebbero state manovre illecite per assicurare a Vetrya l’appalto per lo sviluppo dei servizi digitali necessari per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Dettagli sugli indagati e sviluppi futuri
Sono tre le persone al centro dell’indagine: Vincenzo Novari, ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina; un ex dirigente della stessa fondazione; e l’ex rappresentante legale di Vetrya, ora nota come Quibyt. Questi individui sono accusati di aver orchestrato una serie di pratiche corruttive e di turbativa d’asta per favorire Vetrya nell’aggiudicazione dell’appalto, come sottolinea Affaritaliani.it.
Le perquisizioni hanno coinvolto anche gli uffici di Deloitte, che ha successivamente rilevato l’incarico di Vetrya. Gli inquirenti stanno acquisendo documenti e prove che potrebbero confermare le irregolarità nelle procedure di assegnazione degli appalti. Come riportato da affaritaliani.it
Questa inchiesta potrebbe avere gravi ripercussioni sull’organizzazione dei giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026. Se le accuse verranno confermate, potrebbero emergere significative responsabilità penali per gli indagati, e l’intera gestione degli appalti potrebbe subire una revisione completa, come evidenziato da Affaritaliani.it.