Omicidio Bob Kennedy, dopo 52 anni scarcerato l’assassino

Omicidio Bob Kennedy, dopo 52 anni scarcerato l’assassino

Stop dal governatore della California, Sirhan Sirhan non tornerà in libertà. Il rifugiato palestinese uccise Bob Kennedy il 5 giugno 1968.

L’assassino di Bob Kennedy, che aveva ottenuto la libertà condizionale, resta in carcere. Nel gennaio del 2022, il governatore della California ha fatto sapere di essersi opposto alla concessione della libertà vigilata. Secondo quanto riferito dal governatore della California, che avrebbe dovuto controfirmare la decisione di concedere la libertà a Sirhan, mancano le condizioni per poter rilasciare il detenuto in condizioni di sicurezza per la comunità. In altre parole, l’assassino di Bob Kennedy sarebbe ancora un pericolo. Da qui la decisione di respingere la richiesta di concedere all’uomo la libertà sulla parola.

L’omicidio di Bob Kennedy

Era il 5 giugno 1968 quando Robert, detto Bob, fratello dell’ex presidente John Fitzgerald, fu colpito mortalmente da otto colpi di pistola esplosi dall’allora 24enne Sirhan Sirhan, rifugiato palestinese, nelle cucine dell’hotel Ambassador di Los Angeles.

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L’assassino e la condanna

L’omicida, mai naturalizzato americano, venne immediatamente arrestato. Circa la motivazione che lo portò a compiere l’efferato gesto, durante il processo egli sostenne di aver voluto punire colui che aveva vinto le primarie Dem in California per il sostegno dato a Israele durante la Guerra dei Sei Giorni.

Per quelle otto pallottole, che ferirono altre cinque persone, Sirhan fu condannato nel 1969 alla camera a gas, commutata all’ergastolo con la possibilità di sconti di pena dopo che la Corte Suprema della California nel 1972 abolì temporaneamente la pena capitale.