Condannato all’ergastolo Safayou Sow, per l’omicidio dell’ex fidanzata Danjela Neza, uccisa a maggio scorso a Savona.
Arriva la svolta di un caso che ha scosso la comunità di Savona lo scorso anno. Il 27enne Safayou Sow è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex fidanzata, Danjela Neza. La sentenza, emessa dalla Corte d’Assise della città, supera anche la richiesta iniziale del pubblico ministero, che aveva chiesto trent’anni di reclusione.
Il femminicidio di Danjela Neza
Nella notte tra il 5 e il 6 maggio 2023, Danjela Neza, una giovane di 29 anni, è stata brutalmente assassinata con due colpi di pistola alla testa da Safayou Sow, suo ex fidanzato. L’omicidio è avvenuto nei giardini accanto alla stazione di Savona, un luogo che avrebbe dovuto essere teatro di un ultimo incontro chiarificatore tra i due.
Danjela e Safayou si erano conosciuti sul posto di lavoro, dove lui era impiegato come lavapiatti. La loro relazione, iniziata nel maggio 2022, era stata inizialmente felice, condividendo anche delle vacanze insieme.
Tuttavia, Danjela considerava quel rapporto passeggero, mentre Sow aveva intenzioni ben più serie, arrivando a non accettare la fine della loro storia e a perseguitare la giovane. Dopo aver teso la trappola alla 29enne, la uccise a sangue freddo. Poi fu lo stesso Safayou a chiamare i Carabinieri e a farsi arrestare.
Safayou Sow condannato all’ergastolo
La sentenza di ergastolo riflette la gravità del crimine commesso da Safayou Sow, che ha agito con premeditazione, acquistando illegalmente una pistola con matricola abrasa e minacciando più volte la vittima. La Corte d’Assise di Savona ha inoltre riconosciuto l’aggravante della relazione affettiva tra l’assassino e la vittima, sottolineando la natura atroce e ingiustificabile del delitto.
Dopo la decisione della Corte, da una parte è stata manifestata soddisfazione per aver riconosciuto la massima pena possibile all’uomo. Ma dall’altra, la tragedia ha riacceso il dibattito sulla necessità di ulteriori misure per prevenire la violenza contro le donne e proteggere le vittime di stalking e abusi.
Oltre alla pena detentiva, Sow è stato condannato a risarcire significative somme di denaro ai familiari di Danjela: 318 mila euro alla madre e 100 mila euro al fratello, come riconoscimento del danno irreparabile causato dalla sua azione.