Omicidio Matteuzzi, rivelazioni shock: “O mia o di nessuno”. Cosa diceva Padovani

Omicidio Matteuzzi, rivelazioni shock: “O mia o di nessuno”. Cosa diceva Padovani

Nuovi dettagli sull’omicidio Matteuzzi. Il killer, Giovanni Padovani, avrebbe avuto confessioni shock con le amiche della povera Alessandra.

Dopo l’udienza che si è tenuta lo scorso 2 ottobre sul caso dell’omicidio Matteuzzi, arrivano nuovi importanti dettagli. A fornirli è l’avvocato difensore di Giovanni Padovani, colpevole di aver ucciso la povera Alessandra a martellate. Non solo. Sarebbero venute a galla anche alcune testimonianze delle amiche della vittima a proposito di alcune confessioni fatte dall’assassino prima di compiere il delitto.

Omicidio Matteuzzi: parla l’avvocato di Padovani

Intervenuto a Pomeriggio 5 con Myrta Merlino, l’avvocato dell’assassino ha spiegato in modo particolare alcuni passaggi relativi ai messaggi vocali della madre del killer nei quali la vittima veniva insultata. In tale ottica il legale ha detto che la donna del giovane sarebbe stata “messa alle strette dal figlio e dalla vittima”, trascinata “nel vortice della loro relazione tossica”.

“Quei messaggi non possono essere analizzati decontestualizzandoli dal momento in cui erano collocati. Alessandra e Padovani erano in una relazione tossica e la madre era stata trascinata in questo rapporto, faceva da frizione tra i due”, ha spiegato il legale.

Le parole di Padovani alle amiche della Matteuzzi

Nuovi dettagli sul caso, però, sono venuti a galla e fanno riferimento a ciò che è avvenuto in aula lo scorso 2 ottobre. Fanpage, infatti, riporta alcune testimonianze delle amiche della povera Alessandra che fanno capire qualcosa di più su Giovanni Padovani.

L’uomo, secondo queste ragazze, è perfettamente capace di intendere e di volere e che starebbe fingendosi pazzo per avere uno sconto di pena.

In particolare spiccano alcune frasi che Padovani avrebbe detto loro prima di compiere l’omicidio: “Padovani avrebbe detto più di una volta che Alessandra doveva essere sua e di nessun altro. Non è pazzo, sa perfettamente quello che fa. Vuole sembrare pazzo per avere uno sconto di pena”.

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