La sera dello scorso 30 gennaio il diciannovenne veniva ucciso da dei colpi di pistola sparati contro il suo gruppo di amici.
Thomas Bricca ha perso la vita circa sei mesi fa, il 30 gennaio scorso, ucciso da alcuni colpi di pistola sparati contro il suo gruppo di amici. Il ragazzo, di appena 19 anni, si trovava nella zona Girone di Alatri, piccolo comune in provincia di Frosinone. Nelle ultime ore le indagini hanno fatto un balzo in avanti: sono stati confermati due arresti.
Questa mattina è in programma una conferenza stampa in cui gli inquirenti spiegheranno per filo e per segno ciò che hanno scoperto finora. Dalle voci che circolano, però, si è capito che informazioni importanti sono state trovate nel cellulare dello stesso Bricca.
Il caso Thomas Bricca
Quello di Thomas Bricca, sei mesi fa, fu un vero e proprio caso: il 19enne fu colpito da un colpo sparato da due persone in sella ad uno scooter, fuggite appena dopo il delitto. I carabinieri aveva concentrato le proprie attenzioni su due sospettati: R.T., un uomo di 47 anni, e M.T., il figlio 22enne. Lo zio acquisito di M.T., la sera precedente all’omicidio di Bricca, era stato riempito di botte in un vicolo del centro storico di Alatri.
A colpirlo, secondo gli agenti, è stato un gruppo rivale di cui faceva parte un amico di Thomas, un ragazzo di origini marocchine: durante la sparatoria in cui il 19enne ha perso la vita, entrambi avevano la giacca dello stesso colore e tonalità. Thomas, quindi, sarebbe morto per sbaglio. La spedizione punitiva non era diretta a lui. I due arresti di oggi, però, spingono a credere che verrà fatta giustizia.