L’Oms rimprovera i paesi che hanno abbandonato troppo brutalmente le restrizioni anti-covid.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità molti paesi hanno abbandonando o stanno abbandonando le restrizioni contro il Covid19 in maniera troppo repentina. In molti paesi europei e non solo si sta verificando un repentino aumento dei contagi, dovuto alla sub variante di Omicron, Ba2, conosciuta anche come Omicron2.
Il direttore regionale per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge, ha criticato la velocità e il modo “brutale” in cui molti paesi hanno eliminato le norme anti-Covid. “Diversi Paesi europei, inclusa l’Italia, hanno revocato troppo brutalmente le loro misure anti-Covid. Adesso trovano di fronte a un forte aumento dei casi” ha sottolineato Kluge. “Quello che vediamo è che 18 Paesi su 53 della nostra Regione europea hanno visto un aumento di Covid-19 nella scorsa settimana, mentre la mortalità sta ancora diminuendo”.
Anche l’Italia è tra questi paesi
I paesi europei che stanno registrando un netto aumento dei contagi sono l’Italia, il Regno Unito, la Francia, la Germania. L’effetto dell’aumento si osserva, appunto, nei paesi che stanno chi più velocemente di altri abbandonando tutte le restrizioni anti-Covid. Il direttore si è detto sia vigile su questa nuova situazione, dato che il virus ci ha sorpreso più volte e non bisogna mai abbassare la guardia. Sia ottimista poiché questa variante è più contagiosa ma non più grave. Nonostante stiano aumentando i casi, non c’è pressione sugli ospedale e anche i decessi stanno continuando a diminuire.
Kluge ha evidenziato tre fattori positivi per essere ottimisti. “Il primo è che ora il mondo ha un ampio capitale di immunità contro Sars-CoV-2, fra vaccinazioni e infezioni”. Il secondo elemento è legato alla stagionalità: “L’inverno sta finendo e le persone si riuniranno di meno in luoghi piccoli e affollati“. Infine la variante Omicron, così come Omicron2 “è più lieve nelle persone completamente vaccinate, booster incluso“. Ma Kluge avverte: “Nei Paesi con bassi tassi di vaccinazione questa è ancora una malattia che uccide“. Torna ancora una volta l’importanza dei vaccini che hanno avuto nel decorso di questa malattia e nella lotta con il virus.