Coronavirus, i tre scenari dell’Oms per l’autunno in Italia. Sarebbe da escludere un nuovo lockdown a livello nazionale.
L’Oms ha tracciato tre scenari relativi all’autunno in Italia all’insegna del coronavirus. La buona notizia è rappresentata dal fatto che difficilmente si procederà con un un nuovo lockdown nazionale.
Da escludere un lockdown a livello nazionale
Iniziamo proprio dalle buone notizie. È opinione diffusa che anche di fronte a una nuova impennata dei contagi l’Italia non dovrà fare ricorso a un nuovo lockdown a livello nazionale. Nessuna chiusura come quella decisa in occasione della prima ondata, quindi. Non si escludono chiusure locali per soffocare i nuovi focolai, ma provvedimenti a carattere nazionale sono difficili da ipotizzare.
Perché? I motivi sono diversi. Innanzitutto l’Italia, così come gli altri Paesi, ha imparato in qualche modo a conoscere il coronavirus, gli effetti, la capacità di diffusione e i tempi. In secondo luogo nel nostro Paese sono aumentati in maniera significativa i posti in terapia intensiva. Non solo. Nonostante le polemiche, esistono degli iter clinici per il trattamento dei pazienti Covid.
Coronavirus, tre scenari dell’Oms per l’Italia
Questo non esclude il fatto che il prossimo autunno possa essere complicato, difficile da superare. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono tre gli scenari ipotizzabili.
Il primo scenario
Il primo scenario prevede un aumento lento e costante dei casi. Questo non significa necessariamente che l’aumento del numero dei malati sia proporzionale a quello dei positivi. Quindi potrebbe aumentare il numero dei contagiati ma senza andare ad aumentare in maniera significativa la pressione sul sistema sanitario.
Scenario numero due
Il secondo scenario sarebbe quello considerato più probabile. Il ritorno a scuola, che porterà ad un ritorno all’uso di massa dei mezzi pubblici, potrebbe portare ad un significativo aumento dei casi. Un’impennata. Sarà fondamentale in questo caso isolare i focolai in tempi brevi.
Il terzo scenario
Il terzo scenario è evidentemente quello peggiore. L’aumento dei casi potrebbe coincidere con un significativo aumento dei malati. Non si tratterebbe però di uno scenario catastrofico, in quanto, in media, i casi potrebbero essere meno gravi anche grazie alla capacità di reazione dei medici.
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