Ondata di gelo in Italia a causa di uno sbalzo termico

Ondata di gelo in Italia a causa di uno sbalzo termico

Un’ondata di gelo causata dal cambiamento climatico, secondo Coldiretti si stimano danni alle colture fino a 6 miliardi.

Dopo mesi stranamente più caldi del solito, è arrivato improvvisamente una sciabolata di gelo sul territorio italiano. Piogge e allagamenti hanno già causato danni ingenti nella zona meridionale dell’Italia, e i prossimi giorni potrebbero prospettarsi ancora difficili per alcune regioni. Oltre ai rovesci sparsi, ci sarà anche la neve soprattutto al Nord, con temperature intorno ai +2-4 gradi.

Neve Milano

Il 2022 risulta essere l’anno più caldo della storia dal 1800, con una temperatura di oltre un grado (+1,06 gradi) più elevata della media storica. Eppure, in Italia si abbatte un’ondata di aria gelida con una serie di perturbazioni che hanno già provocato diversi danni naturali e alle infrastrutture. L’analisi della Coldiretti fa un resoconto degli ultimi undici mesi dell’anno in riferimento allo sbalzo termico che rischia di provocare danni alle colture. 

L’arrivo del freddo

Dopo un inizio d’autunno protagonista di un caldo anomalo, il maltempo ha deciso di farci visita, talvolta in maniera impetuosa. Tutte le piogge e i temporali non finiranno di certo adesso, ma anzi il maltempo ritornerà in gran parte della penisola con temperature anche più basse del solito.

L’irruzione di aria gelida di estrazione artica interesserà il nostro territorio. Si tratta di una vera e propria “sciabolata” di aria gelida, un afflusso di gelide correnti settentrionali che minacceranno l’Italia già a partire da domani. Forti gelate notturne al Nord e sulle regioni centrali: su molti tratti della Valle Padana, specie su quella occidentale, la colonnina di mercurio potrà scendere anche su valori prossimi ai meno 6-8 gradi. 

Le temperature massime oscilleranno intorno ai +2-4 gradi al Nord e tra i +7-8 gradi su molti tratti del Centro. Al Sud e sulle due isole maggiori invece il calo termico graverà in maniera più graduale, con precipitazioni a carattere sparso.

Le correnti umide e perturbate provocheranno poi piogge e neve a quote molto basse sul comparto settentrionale, e a quote medio/basse sull’Appennino centrale. Lazio e Campania mercoledì saranno vittime di nubifragi. Un’altra perturbazione potebbe arrivare anche giovedì. Nel weekend tornerà momentaneamente l’alta pressione per cui, dopo un sabato ancora un po’ incerto, da domenica tornerà il bel tempo su tutte le regioni. 

Rischio per l’agricoltura

Coldiretti osserva: “Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”. 

Le anomale condizioni metereologiche, influenzate senza dubbio dal cambiamento climatico, quest’anno si sono manifestate con il moltiplicarsi di eventi estremi. Prima una grave siccità e poi violente precipitazioni, che ha fatto salire a oltre 6 miliardi il conto delle perdite subite dalle campagne nel 2022. 

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