Il Consiglio di Sicurezza Onu ha approvato la bozza di risoluzione Usa per il cessate il fuoco a Gaza annunciato da Joe Biden.
La mossa dell’Onu e l’approvazione anche di Hamas. Ci sono sviluppi per quanto concerne il piano per il cessate il fuoco a Gaza. Il Consiglio di Sicurezza Onu ha approvato la bozza di risoluzione proposta dagli Usa per lo stop alla guerra nella Striscia annunciato nelle scorse ore da Joe Biden. Il movimento islamico avrebbe dato, a sua volta, l’ok.
Onu approvato piano Usa per cessate fuoco a Gaza
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato per la prima volta una risoluzione che appoggia un piano di cessate il fuoco nella guerra fra Israele e Hamas a Gaza. La risoluzione Usa è stata apporovata con 14 voti favorevoli, nessuno contrario e l’astensione della Russia. Da quanto si apprende, il testo, di fatto, ha accolto la proposta di cessate il fuoco annunciata dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Tale proposta sarebbe stata accettata sia da israele che da Hamas.
“Oggi abbiamo mandato un messaggio chiaro ad Hamas: accettate questo accordo sul cessate il fuoco che Israele ha già accettato, e i combattimenti potrebbero fermarsi oggi. Oggi abbiamo votato per la pace”. Sono state queste le parole dell’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, dopo il via libera del Consiglio di Sicurezza alla bozza che sostiene il piano per la tregua a Gaza. “Gli Usa aiuteranno ad assicurare che Israele rispetti i suoi obblighi, nel caso Hamas accetti l’accordo”, ha proseguito.
Il piano della tregua
Il piano, secondo quanto si apprende da svariati media, prevede un cessate-il-fuoco della durata di sei settimane che si suddivide in tre fasi. La prima prevede un cessate il fuoco immediato, pieno e completo con il rilascio di ostaggi tra cui donne, anziani e feriti, la restituzione dei resti di alcuni ostaggi che sono stati uccisi, lo scambio di prigionieri palestinesi, il ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate di Gaza. Non solo. Anche il ritorno dei civili palestinesi nelle loro case e nei quartieri in tutte le aree di Gaza, compreso il nord, nonché la distribuzione sicura ed efficace di assistenza umanitaria su larga scala in tutta la Striscia.
La seconda fase, invece, in accordo tra le parti, consiste nella fine permanente della guerra in cambio del rilascio di tutti gli altri ostaggi ancora a Gaza, e del completo ritiro delle forze israeliane da Gaza. Mentre la terza parte del piano Usa approvato dall’Onu prevederebbe l’avvio di un piano pluriennale di ricostruzione per Gaza.