Open Arms, il ministro Salvini nella bufera. La ONG: i tuoi figli si vergogneranno

Open Arms, il ministro Salvini nella bufera. La ONG: i tuoi figli si vergogneranno

Il ministro Salvini nella bufera dopo il no alla Open Arms. La ONG attacca il vicepremier: “Anche i tuoi discendenti si vergogneranno di ciò che fai”.

ROMA – La questione migranti ritorna al centro della cronaca a pochi giorni dal Natale. Il no del ministro Salvini alla Open Arms ha scatenato una nuova polemica con il fondatore della ONG che su Twitter attacca il vicepremier: “La tua retorica – scrive – il tuo messaggio, come tutto in questa vita finirà. Però sappi che tra qualche decennio i tuoi discendenti si vergogneranno di quello ciò che fai e che dici“.

Parole dure anche da parte di Laura Boldrini: “Ringrazio – dichiara l’ex presidente della Camera all’AdnkronosOpen Arms per il lavoro fatto in mare. Trovo sconfortante che dopo sei mesi di governo non vi sia alcuna gestione del fenomeno migratorio tranne l’interdizione all’attracco nei porti italiani, quando a bordo ci sono persone che meriterebbero solo di essere assistite e curate“.

LAURA BOLDRINI

Open Arms, i dissidenti M5s attaccano Salvini: “I porti devono restare aperti”

La questione Open Arms è stata affrontata anche dai dissidenti del M5s. La senatrice Laura Fattori – interpellata dall’Adnkronos – conferma che la decisione “non spetta al ministro dell’Interno e attualmente i porti non sono chiusi“. Gli fa eco De Falco: “L’ennesimo episodio dimostra che bisogna affrontare la questione a livello europeo. Una condivisione che non riusciamo ad avere. L’Italia vuole fare valere le sue posizioni ma bisogna sedersi al tavolo di Marrakech per cercare di trovare una linea comune sull’immigrazione“.

Ma il ministro Toninelli appoggia la linea di Matteo Salvini: “Sul caso Open Arms – scrive su Twitter l’Italia non ha coordinato i soccorsi in acque libiche come non lo hanno fatto Francia, Spagna o altri Paesi. Allora cosa vuole fare l’UE? Serve una risposta di tutti all’emergenza migranti“.

Di seguito il tweet del ministro Danilo Toninelli

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