Caso Open Arms, la Procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio per Matteo Salvini: sequestro di persona e rifiuti di atti d’ufficio.
Al termine dell’udienza preliminare del caso Open Arms, la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio per il leader della Lega ed ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Matteo Salvini rinviato a giudizio
Il Gup di Palermo ha disposto il rinvio a giudizio per il leader della Lega Matteo Salvini. “Nei prossimi mesi penso che gli italiani potranno assistere a chi interpreta la giustizia alla Palamara, ovverosia ‘Salvini ha ragione ma bisogna processarlo’ e i tanti uomini di legge che sono davvero liberi e indipendenti. E conto di incontrare alcuni di questi sulla mia strada. Qualcuno che non abbia pregiudizi politici“, ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno commentando la decisione del giudice.
Opern Arms, chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Salvini: sequestro di persona
Al termine dell’udienza preliminare, il Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per il leader della Lega Matteo Salvini. I reati contestati sono quelli di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
In particolare, l’ex ministro dell’Interno è imputato di sequestro di persona e rifiuto d’atto d’ufficio per aver vietato e quindi impedito lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi in mare da una nave della Ong Open Arms.
Una decisione a sorpresa da parte della Procura che chiede quindi il processo per il leader della Lega, all’epoca dei fatti Ministro dell’Interno.
La deposizione spontanea di Salvini durante l’udienza
Nel corso dell’udienza, il leader della Lega Matteo Salvini ha rilasciato dichiarazioni spontanee.
“Il mio mandato è stato caratterizzato da risultati in termini di vite umane salvate e di diminuzione del numero di sbarchi”, ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno.
“Sui miei provvedimenti non c’era solo la mia firma ma anche quella di altri ministri come quello dei Trasporti. L’azione del governo era finalizzata a ridurre il traffico esseri umani“, ha dichiarato Salvini come riferito dall’Adnkronos.
“Il contratto di governo di cui parla Salvini non prevedeva il blocco indiscriminato degli sbarchi”, ha dichiarato il magistrato come riferito da il Corriere della Sera.