Open Arms, per i giudici del Tribunale dei ministri fu sequestro di persona: le accuse a carico di Matteo Salvini, ex ministro degli Interni.
Per i giudici del Tribunale dei ministri di Palermo tenere i migranti a bordo della Open Arms fu un episodio di sequestro di persona. Il responsabile sarebbe l’allora ministro Matteo Salvini. Alla base della decisione quindi non ci sarebbe stata, secondo le toghe, alcuna motivazione di tipo politico.
Opern Arms, per i giudici fu sequestro di persona: le accuse a carico di Matteo Salvini
I giudici del tribunale dei ministri, nella relazione inviata al Senato, hanno evidenziato come, a loro avviso, la decisione di Matteo Salvini di tenere i migranti per venti giorni a bordo della nave Open Arms sarebbe da considerarsi come un caso di sequestro di persona e non come una mossa dettata da motivi politici. Le accuse a danno dell’allora ministro degli Interni sono di aver abusato della propria posizione e dei propri poteri e di ever violato le convenzioni internazionali.
La relazione dei giudici: Conte fece pressioni su Salvini per far sbarcare i minori
nella relazione inviata al Senato, i giudici evidenziano lo stato di stress dei soggetti che erano stati tratti in salvo. Questi si trovavano a bordo della Open Arms, dove sarebbero rimasti per 20 giorni.
“Sin da quando, apprendendo dell’intervento di soccorso posto in essere in zona Sar libica dalla Open Arms, coerentemente con la politica inaugurata all’inizio del 2019, adottava nei confronti di Open Arms, d’intesa con i Ministri della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti, il decreto interdittivo dell’ingresso o del transito in acque territoriali italiane, qualificando l’evento come episodio di immigrazione clandestina, a dispetto del riferimento alla situazione di stress del natante su cui i soggetti recuperati stavano viaggiando”.
Inoltre nella relazione emerge che il premier Giuseppe Conte in diverse occasioni avrebbe fatto pressioni su Matteo Salvini. Il premier secondo i giudici avrebbe chiesto l’autorizzazione per far sbarcare almeno i minori.