Maxi-operazione contro la pedofilia in Italia. Tre persone sono finite in manette e oltre 50 risultano essere indagate.
TORINO – Maxi-operazione contro la pedofilia in Italia. Al termine di un’indagine durata oltre un anno, gli inquirenti hanno arrestato tre persone e iscritte sul registro degli indagati altri 50 cittadini accusati di scambiarsi materiale fotografico e filmati attraverso una comunità.
Una vita normale nella realtà per le persone coinvolte in questa vicenda, ma dietro al pc erano protagonisti di atti illeciti. Il fascicolo è stato aperto quando gli inquirenti hanno individuato uno dei membri di questa comunità. Da qui è partita l’inchiesta che ha portato al fermo di tre persone e all’iscrizione sul registro degli indagati di oltre 50 cittadini di età compresa dai 19 ai 50 anni.
L’indagine
L’indagine è durata un anno con la Polizia Postale di Torino che è riuscita a entrare in possesso di decine di terabite di materiale. Una lunga inchiesta che ha portato alla luce una rete di pedofilia che, attraverso una nota piattaforma messaggistica, si scambiava foto e filmati.
Un fascicolo che non è ancora stato chiuso con gli inquirenti che sono chiamati a chiarire meglio la posizione di alcuni indagati. Al momento, sono tre le persone arrestate mentre le altre hanno ricevuto solo la notifica di essere coinvolti nell’inchiesta.
Seconda maxi-operazione in Europa
Si tratta della seconda maxi-operazione in Europa contro la pedofilia in pochi giorni. La prima è stata condotta in Germania con le autorità locali che sono riusciti a scoprire una rete di 30mila persone che si scambiava materiale pornografico.
Non sembrano esserci collegamenti tra le due operazioni anche se gli accertamenti sono in corso. Gli inquirenti dovranno cercare di capire meglio come funzionava questo sistema che ha visto coinvolte ben 15 regioni e oltre 50 persone. Tre di queste sono state arrestate mentre sulle altre sono in corso tutti gli approfondimenti.