Orban accusa Weber e Von der Leyen di cospirazione contro l’Ungheria

Orban accusa Weber e Von der Leyen di cospirazione contro l’Ungheria

Viktor Orban lancia nuove accuse contro l’UE, sostenendo che Manfred Weber e Ursula von der Leyen vogliano rovesciare il governo ungherese.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha recentemente intensificato la sua retorica contro l’Unione Europea, accusando apertamente il presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, di orchestrare un complotto per rovesciare il governo ungherese.

Orban ha utilizzato i social per rilanciare il suo attacco, sostenendo che l’obiettivo di Bruxelles sia installare un “governo Jawohl” a Budapest, facendo riferimento a una presunta sudditanza politica verso l’Unione. “C’è una cospirazione aperta in Ue contro l’Ungheria guidata da Manfred Weber e dalla presidente Ursula von der Leyen. Hanno ammesso che il loro obiettivo è quello di sostituire il governo ungherese con un nuovo ‘governo Jawohl’ (sissignore, ndr), proprio come quello polacco attuale. Non permetteremo che ciò accada”, ha dichiarato Orban.

Ursula Von Der Leyen

Orban: un attacco frontale a Weber e Von der Leyen

Orban ha preso di mira un discorso recente di Weber nel Parlamento europeo, in cui il leader del PPE ha criticato apertamente la leadership ungherese e auspicato un cambiamento a favore di una guida più pro-europea.

Weber ha menzionato il nome di Peter Magyar, rappresentante dell’opposizione ungherese, definendolo come “il futuro dell’Ungheria” e prospettando che Orban, come altri leader populisti europei, appartenga ormai al passato. “Vedo che siete nervosi ma come Babis è stato sconfitto in Repubblica Ceca, come Tusk ha sconfitto Kaczynski in Polonia Peter Magyar vi sconfiggerà in Ungheria. Signor Orban, lei è il passato. Peter Magyar è il futuro dell’Ungheria”, ha affermato Weber. Questa dichiarazione ha innescato l’ira del premier ungherese, che ha interpretato le parole di Weber come prova di una cospirazione contro l’autonomia ungherese.

Orban ha scelto un momento delicato per rilanciare le sue accuse, trovandosi in Georgia durante un periodo di contestazioni post-elettorali. Il premier ha criticato l’UE per la sua presunta doppia morale, accusandola di sostenere i risultati elettorali solo quando a vincere sono leader di orientamento liberale. In questo contesto, Orban ha pubblicamente sostenuto il governo georgiano, accusato di essere filorusso e contestato da ampie fette della popolazione locale, e ha definito “indiscutibili” i risultati delle elezioni in Georgia.

Un’opposizione europea crescente

Le frizioni tra Orban e le istituzioni europee non sono nuove, ma si sono intensificate da quando l’Ungheria ha assunto la presidenza di turno dell’UE. Orban ha criticato apertamente la linea europea sulle sanzioni contro la Russia, bloccando numerose iniziative di supporto all’Ucraina grazie al potere di veto in seno al Consiglio europeo. La sua recente visita a Mosca per incontrare Vladimir Putin, senza consultare Bruxelles, ha ulteriormente inasprito i rapporti.

Il premier ungherese ha inoltre accusato l’Unione Europea di adottare due pesi e due misure, sostenendo che in Europa non ci sia una vera democrazia quando il voto favorisce governi conservatori. “Ci saranno ancora litigi in Europa, non bisogna prenderla sul serio perché è una storia comune”, ha dichiarato in un incontro con il premier georgiano, ribadendo il suo impegno a difendere l’autonomia ungherese di fronte alle pressioni internazionali.