A scuola si ritorna il 14 settembre, firmata l’ordinanza

A scuola si ritorna il 14 settembre, firmata l’ordinanza

La ministra Azzolina ha firmato l’ordinanza per il ritorno a scuola il 14 settembre.

ROMA – E’ stata firmata l’ordinanza dalla ministra Azzolina per il ritorno a scuola il 14 settembre. Un testo che stabilisce il giorno del rientro tra i banchi di tutti gli studenti che vale per le scuole dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale di istruzione.

Come riportato da La Repubblica, toccherà poi alle singole Regioni determinare il calendario scolastico. L’unico paletto da rispettare sono i duecento giorni di lezioni. Le porte delle scuole si apriranno dal 1° settembre con le attività di integrazione e recupero degli apprendimenti.

La scuola riparte, i dubbi restano

Nessun passo indietro da parte della ministra Azzolina che, nonostante le polemiche degli ultimi giorni, ha firmato l’ordinanza del ritorno a scuola il 14 settembre.

Nelle prossime settimane il commissario Arcuri sarà chiamato a trovare 3 milioni di banchi singoli per garantire una ripartenza in sicurezza. Toccherà quindi al dirigente di Invitalia riuscire a portare in ogni istituto entro fino agosto il materiale richiesto per un rientro in classe nel ispetto delle norme anti-Covid.

archivio Image / Cronaca / Lucia Azzolina / foto Insidefoto/Image

I dubbi dei sindacati

Le maggiore perplessità sono state avanzata dai sindacati che non sono certi della possibilità di ripartire in sicurezza. La ministra Azzolina ha sempre rassicurato sull’impegno del Governo e, nonostante i dubbi, la titolare del Miur ha firmato l’ordinanza per il ritorno in classe dal 14 settembre.

Una scommessa che il Governo è chiamato a vincere per far ripartire l’Italia dopo la pandemia. Un piccolo passo verso quel ritorno alla normalità che ci sarà solamente con l’arrivo del vaccino. Ma, dopo oltre sei mesi di chiusura, la scuola è pronta a ripartire in sicurezza con gli studenti. L’attenzione resta massima visto che, come precisato in più di un’occasione dalle autorità sanitaria, è alto il rischio di focolai in queste strutture.