Orrore in Iran, 20enne decapitato dai familiari perché gay

Orrore in Iran, 20enne decapitato dai familiari perché gay

Alizera Fazeli-Monfared è stato brutalmente ucciso dai parenti dopo essere stato esentato dal servizio militare a causa di “depravazioni sessuali”.

TEHERAN – Orrore in Iran dove un giovane è stato sequestrato e ucciso da alcuni familiari. La colpa, quella di essere gay.

Iran, decapitato perché gay

La vittima si chiamava Alizera Fazeli-Monfared e aveva 20 anni. A portarlo via e essere decapitato sarebbero stati il fratellastro e alcuni cugini. Il giovane era stato esentato per due anni dal servizio militare a causa delle sue “depravazioni sessuali“. Il documento è stato tuttavia trovato dalla famiglia, che ha così scoperto dell’omosessualità del ragazzo, cosa punibile con la morte in Iran.

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La mancata fuga in Turchia

Alizera aveva intenzione di fuggire dal suo villaggio che si trova nel Sud-Ovest dell’Iran, nella provincia del Khuzestan. La meta del ragazzo era la Turchia, dove avrebbe incontrato il suo fidanzato, per poi approdare in qualche Paese europeo. Ma, purtroppo, non ha fatto in tempo. Il suo migliore amico, Aghil Abyat, ha dichiarato: “Martedì alle ore 19:00 Alireza ha avuto una conversazione telefonica con sua madre per l’ultima volta. A quel punto il suo fratellastro, con il pretesto che suo padre voleva vederlo, lo ha fatto salire in macchina e portato fuori città. Non ci sono state più sue notizie fino a mercoledì scorso, quando il fratellastro di Alireza ha chiamato sua madre e le ha detto di averlo finito“. In altre parole, avrebbe confessato l’omicidio. L’omicidio si sarebbe consumato lo scorso 4 maggio.