Orticaria, l’inganno dei “test farlocchi”: l’intervento degli esperti

Orticaria, l’inganno dei “test farlocchi”: l’intervento degli esperti

L’immunologo Mauro Minelli svela tutte le fake news sull’orticaria: ecco i pericoli circa l’utilizzo dei test farlocchi.

L’orticaria è una condizione dermatologica molto complessa che necessita di attenzione e cura approfondite.

Mauro Minelli, un esperto immunologo, mette in guardia contro le fake news e i test di intolleranza non scientifici che circolano in rete. Ecco tutti i suoi consigli.

Cosa causa l’orticaria?

Come riportato da Adnkronos.com, sono diversi fattori possono scatenare l’orticaria. Tra cui allergie a farmaci, alimenti, pollini, acari, peli di animali, spore fungine, sostanze chimiche, veleno di insetti e contatto con piante urticanti.

L’orticaria può anche essere secondaria a condizioni specifiche, come infezioni da Helicobacter pylori, granulomi dentari, il Covid-19, infezioni parassitarie, traumi fisici, additivi alimentari, coloranti, stress emotivo e attivazioni non immunologiche del complemento.

“Sul versante clinico le orticarie, che quando regrediscono entro 6 settimane dall’esordio vengono definite ‘acute’, sono caratterizzate dall’improvvisa comparsa di ‘pomfi’ variabili per numero e sede,” spiega Minelli.

Attenzione ai test farlocchi e le fake news

Minelli sottolinea l’importanza di un approccio critico e ben informato nel trattare l’orticaria, invitando a diffidare dei test di intolleranza “farlocchi” e delle fake news.

Bisogna, dunque: “Escludere il ricorso inconcludente alle iniziative taroccate dei test di intolleranza sconclusionati e farlocchi, fino alle fake news,” avverte l’immunologo.

Ma come si cura l’orticaria? “Alcuni pazienti rispondono bene alla terapia antistaminica, mentre altri possono necessitare di trattamenti cortisonici. Nei casi più complessi vi sono segnalazioni sull’utilizzo di farmaci biologici,” continua l’esperto.

Infine, per pazienti con orticaria cronica e livelli elevati di D-dimero, l’utilizzo di anticoagulanti ha mostrato risultati promettenti.

In alcuni casi di orticaria cronica può anche essere utile esplorare la tiroide (…) eventuali alterazioni della cute e dei suoi annessi potrebbero essere associate a malfunzionamenti della tiroide,” conclude Minelli.

Si parla in questo caso di ipertiroidismo o ipotiroidismo, spesso dovuti a malattie autoimmuni, possono influenzare la salute cutanea.