Il G20 di Osaka si conclude in un complessivo quadro di tensioni commerciali e geopolitiche. Gli Usa riprendono il dialogo con la Cina ma confermano di stare fuori dagli Accordi di Parigi.
GIAPPONE – Il G20 di Osaka si è concluso. Nel documento finale si legge che “le tensioni commerciali e geopolitiche si sono intensificate“. L’incontro tra i Grandi, quindi, ha lasciato aperte diverse questioni.
Stati Uniti e Cina, ripresa del dialogo
Nell’ambito del G20, si registra il significativo accordo tra Donald Trump e Xi Jinping. Gli Stati Uniti, infatti, non aggiungeranno nuovi dazi sulle importazioni del Made in China, in particolare sui 300 miliardi di dollari circa ventilati nelle ultime settimane dalla Casa Bianca.
Il presidente americano, nelle battute introduttive del meeting, aveva detto di ritenere che Stati Uniti e Cina potrebbero dar vita a un’intesa storica. “Per il momento – ha dichiarato il tycoon – non ci saranno nuovi aumenti di dazi, ma ripartiranno i negoziati. Loro spenderanno molti soldi, un enorme ammontare di soldi, per prodotti agricoli e cibo americani. Lo faranno quasi subito, già durante i negoziati“.
Il presidente cinese ha ricordato “la diplomazia del ping pong“, all’origine della schiarita dei rapporti diplomatici tra i due Paesi, e ha sottolineato che “la cooperazione e il dialogo sono migliori delle frizioni e dello scontro“.
Accordo sul clima, 19+1
Sul clima, la posizione di Washington non cambia, dopo che gli Stati Uniti sono usciti dal Trattato di Parigi. Come già avvenuto al G20 di Buenos Aires, è stato ratificato un accordo 19+1, quindi senza unitarietà.