Cosa sappiamo sulla pace fiscale in cantiere

Cosa sappiamo sulla pace fiscale in cantiere

Governo Draghi, si pensa ad una pace fiscale (o condono) da inserire nel prossimo decreto Sostegno. Cosa sappiamo.

In vista del primo decreto Sostegno, si parla con insistenza della pace fiscale e del maxi condono che il governo Draghi potrebbe mettere in campo come misura straordinaria in questo periodo di emergenza.

Pace Fiscale, cosa sappiamo sui piani del governo Draghi

Al momento ci muoviamo nel campo delle indiscrezioni e delle ipotesi, ma le informazioni a disposizione consentono di fare un quadro generale della situazione.

Stando a quanto emerso, tra le ipotesi al vaglio del governo Draghi c’è una pace fiscale sulla falsa riga della proposta avanzata dalla Lega.

Si procederebbe, secondo le ipotesi, con la cancellazione delle cartelle esattoriali relative al periodo 2000-2015, con la cancellazione delle cartelle fino a 5000 euro.

Come anticipato, in questo modo sarebbero cancellati anche i debiti legati ad esempio al mancato pagamento del bollo auto o delle multe raccolte dagli automobilisti meno disciplinati o semplicemente meno attenti.

Inoltre, sempre secondo le informazioni a disposizione, si procederebbe anche con il rimborso destinato a chi invece ha già saldato le cartelle fino a 5.000 euro relative a questi anni. Sul tema del rimborso però ci sono ancora diversi punti interrogativi. Il rimborso dovrebbe avvenire a condizione che il soggetto non abbia altre pendenze con lo Stato e a condizione che paghi il dovuto dopo l’entrata in vigore del decreto.

euro

La bozza del decreto Sostegno

Si attende a questo punto con ansia l’approvazione del decreto Sostegno, che potrebbe essere decisamente differente dal decreto Ristori, con il quale il governo Conte ha risarcito i gestori delle attività colpiti dalle chiusure.

Ovviamente anche nel decreto Sostegno ci saranno ristori per le attività colpite dalle chiusure disposte per fronteggiare l’emergenza coronavirus, ma si tratterebbe di un provvedimento decisamente più complesso. Un tentativo di sistemare la situazione senza limitarsi a tamponare la situazione di emergenza.

Resta da capire però la posizione delle forze politiche che compongono la maggioranza di governo. Non tutti potrebbero vedere di buon grado la pace fiscale o il condono (che dir si voglia a questo punto, dipende dal punto di vista) ipotizzato in questi giorni.

I fondi

Per finanziare il decreto Sostegno, il governo sfrutterà i 32 miliardi di deficit che erano stati autorizzati dal Parlamento. Inoltre il premier Draghi ha anticipato che il governo procederà con la richiesta di un nuovo scostamento.