Padova: condannato per stalking, sfascia l’auto dell’ultima ex poi si uccide 
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Direttore: Alessandro Plateroti

Padova: condannato per stalking, sfascia l’auto dell’ultima ex poi si uccide 

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Padova: in seguito ad una denuncia per stalking, un 36enne si è introdotto nel giardino della ex per sfasciarle l’auto, dopo si è ucciso.

Il protagonista della vicenda è un 36enne di Padova. Dapprima era stato condannato a due anni e mezzo di detenzione in seguito ad una denuncia per stalking sporta dalla sua precedente compagna, oltre all’imposizione del limite di avvicinamento alla donna.

Successivamente un’altra donna aveva lamentato atti persecutori da parte del 36enne, che nella giornata di domenica scorsa si è tolto la vita, non prima di aver sfasciato la macchina della sua ex. Aveva ricevuto una notifica con il divieto di avvicinamento alla fidanzata, a causa dei maltrattamenti messi in atto nei confronti della stessa.

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Si introduce nel giardino dell’ex, sfascia l’auto e si toglie la vita

L’uomo si sarebbe introdotto nel giardino della sua ex e le avrebbe sfasciato l’auto. Dopo ha deciso di togliersi la vita. Come annunciato prima, non si trattava di un caso isolato: già precedentemente il 36enne di Padova era stato condannato a 2 anni e mezzo per atti persecutori nei confronti della precedente fidanzata, con cui ha anche un figlio.

Già in quel periodo aveva manifestato degli intenti suicidi. La vicenda risale alle giornate di sabato e domenica scorsi. In seguito all’avviso notificato dai carabinieri, con l’invito a presentarsi in tribunale per l’interrogatorio di garanzia, c’è stata la reazione violenta.

Si è introdotto nel giardino dell’ex per distruggerle l’auto, dopo si è suicidato. Dapprima aveva manifestato degli intenti suicidi, quando ancora viveva con la sua precedente ex, nonché madre di suo figlio. In quella vicenda aveva tentato di uccidersi dandosi fuoco. La ex aveva denunciato il 36enne per violenze e prevaricazioni, nella fattispecie pestaggi, rapporti sessuali obbligati e pedinamenti. A luglio la Corte d’Appello ha stabilito una condanna a due anni e mezzo.

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ultimo aggiornamento: 10 Settembre 2022 12:22

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