I paesi del sud Europa sono contrari alla riduzione volontaria del gas.
La Commissione Ue ha deciso una risoluzione per ridurre volontariamente la fornitura di gas per limitarne il consumo in vista di un blocco o un’ulteriore riduzione da parte della Russia. Ma a questa decisione si stanno opponendo con sempre più forza i paesi soprattutto dell’Europa meridionale come Spagna e Grecia. La proposta dell’Ue è una riduzione del 15% da ora fino alla prossima primavera. Oggi i ministri dell’Energia europei si incontreranno per discuterla a Bruxelles.
La ministra della transizione ecologica spagnola ha detto che la proposta della Commissione non è la più efficace né la più giusta, per questo ha deciso di non supportarla. Dello stesso pensiero sono gli omologhi greco e portoghese. Quest’ultimo ha dichiarato che si tratta di una proposta insostenibile e sproporzionata.
Oggi a Bruxelles i ministri dell’energia cercano un compromesso
Oggi la situazione sembra però peggiorata perché si è verificato lo scenario peggiore predetto dalla presidente von der Leyen, ovvero un’ulteriore riduzione di gas da parte della Gazprom. La proposta della Commissione potrebbe essere rivalutata e potrebbe aiutare a salvare circa 45 miliardi di metri cubi di gas per il prossimo inverno. La proposta che ora è su base volontaria potrebbe diventare obbligatoria nel caso ci fosse una riduzione drastica o completa dalla Russia.
La presidente della Commissione Ue ha ribadito più volte che la Russia ci sta ricattando e che sta usando il gas come arma. I ministri dell’energia riuniti oggi a Bruxelles dovranno trovare in modo celere un compromesso che metta d’accordo tutte le posizioni divergenti. I diplomatici parlano di una situazione molto tesa date le posizioni molto critiche riguardo alla proposta della Commissione dei paesi del sud Europa che comunque restano positivi e ottimisti.
La posizione critica si basa sul fatto che i paesi hanno situazioni diverse, è un quadro molto eterogeneo e ogni paese usa in modo diverso combustibili fossili, gnl, rinnovabili ed energia nucleare. Per questo trovare una situazione comune è molto difficile, soprattutto per quanto riguarda l’Union Alert System. Ad esempio la Spagna importa una gran quantità di Gnl, ovvero gas liquefatto mentre la Germania dipende dal Nord Stream 1. Questo 15% potrebbe variare per rispondere alle peculiarità di ogni paese europeo.