Cinema in lutto: addio a storico regista
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Cinema in lutto: addio a storico regista

Profilo oscurato di un uomo

Insieme a suo fratello Vittorio ha formato una delle coppie più incredibili del cinema italiano: è morto Paolo Taviani, storico regista.

Un terribile lutto ha scosso il mondo del cinema italiano. All’età di 92 anni è morto il regista Paolo Taviani che si trovava ricoverato a Roma nella clinica Villa Pia a seguito di una breve malattia. L’uomo aveva formato nel corso degli anni una coppia eccellente nel settore cinematografico insieme a suo fratello Vittorio.

Paolo Taviani
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Addio a Paolo Taviani: morto a 92 anni

È morto a Roma giovedì 29 febbraio 2024 il regista Paolo Taviani. L’uomo aveva 92 anni e si trovava ricoverato nella clinica Villa Pia a causa di una breve malattia. Al suo fianco sono rimasti i suoi cari fino all’ultimo: dalla moglie Lina Nerli Taviani ai figli Ermanno e Valentina.

I funerali laici dell’uomo, a quanto si apprende dall’Ansa, si terranno lunedì 4 marzo dalle 10 alla Promototeca del Campidoglio. Il fratello Vittorio era morto nell’aprile 2018. I due, come noto, hanno firmato una lunga serie di grandi film di successo a partire da quello d’esordio ‘Un uomo da bruciare’ del 1962 sino al più recente, ‘Una questione privata’ del 2017.

Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani figurano anche “Sotto  il segno dello Scorpione” (1969); “San Michele aveva un gallo” (1971); “Allonsanfàn” (1974); “La notte di San Lorenzo” (1982); “Kaos” (1984), ispirato alle novelle di Luigi Pirandello; “Fiorile” (1993); “Le  affinità elettive” (1996), dall’originale romanzo omonimo di Goethe;  “Tu ridi” (1998). 

Tra le varie opere molto famose anche ‘Cesare deve morire’.

Il cordoglio del mondo del cinema

Dopo la notizia della morte di Taviani, il mondo del cinema ha voluto ricordarlo con grande affetto. La Rai ha riportato le parole di Pupi Avati: “Io avevo una consuetudine telefonica con  lui negli ultimi tempi. Era stato dimesso da poco, doveva incominciare a fare un film, era pieno di entusiasmo, io lo caricavo perché per lui, come per me, il lavoro era la vita, non ci sono alternative”. E ancora: “Erano telefonate nella prospettiva del futuro malgrado l’età che lui aveva e io ho. Voleva fare un film importante con le energie che gli stavano tornando”.

Anche Alessandro Gassmann lo ha voluto ricordare su X: “Paolo ha raggiunto Vittorio. Il loro cinema rimane. Rip”.

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ultimo aggiornamento: 1 Marzo 2024 14:32

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