Nella messa domenicale di ieri Papa Francesco ha parlato del fenomeno migratorio.
In occasione della canonizzazione di due nuovi santi, i beati Artemide Zatti e Giovanni Battista Scalabrini parla dell’immigrazione. Parte proprio da Scalabrini, che ha dedicato la sua vita ai fenomeni migratori, Papa Francesco per parlare della questione dei migranti nel Mar Mediterraneo e della loro accoglienza. Il Pontefice nel suo discorso sembra rivolgere un monito al futuro governo.
«Nel giorno in cui Scalabrini diventa santo, vorrei pensare ai migranti. È scandalosa l’esclusione dei migranti, anzi, è criminale: li fa morire davanti a noi e così oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo. L’esclusione dei migranti è schifosa, è peccaminosa, è criminale” ha detto senza mezzi termini Papa Francesco nella sua omelia. Il Pontefice critica chi esclude e manda via coloro che hanno bisogno nei “lager dove sono sfruttati e venduti come schiavi”.
La riflessione del Pontefice: “Li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo?”
«Fratelli e sorelle oggi pensiamo ai nostri migranti, quelli che muoiono. E quelli che sono capaci di entrare, li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? Lascio la domanda soltanto». Lo spunto di riflessione lanciato da Papa Francesco arriva proprio dall’ultima tragedia nel Mediterraneo, dove pochi giorni fa sono morte 15 persone a bordo di un barcone bruciate dalle fiamme appiccate da trafficanti di esseri umani.
«Ho paura quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, in santi e peccatori: così si finisce per sentirsi migliori degli altri e tenere fuori tanti che Dio vuole abbracciare” dice Papa Francesco concludendo chiedendo “Per favore, includere sempre: nella Chiesa come nella società, ancora segnata da tante disuguaglianze ed emarginazioni».