Papa Francesco verrà dimesso domani dal Policlinico Gemelli di Roma e farà ritorno alla residenza di Santa Marta.
Nelle ultime settimane, l’attenzione dei fedeli e dei media si è concentrata sulle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Il Pontefice, noto per la sua dedizione e instancabile attività pastorale, ha dovuto affrontare un periodo di convalescenza a seguito di una grave infezione respiratoria.

Un periodo di convalescenza al Policlinico Gemelli
Questo evento ha suscitato preoccupazione in tutto il mondo cattolico. “La condizione medica del Papa resta stabile, con alcuni piccoli miglioramenti per quanto riguarda l’attività, la motricità, gli scambi gassosi, quindi la respirazione”, ha comunicato la Sala Stampa Vaticana.
La ventilazione meccanica non invasiva “resta sempre sospesa durante la notte”, mentre l’ossigeno ad alti flussi “viene somministrato in maniera gradualmente ridotta” durante il giorno. Papa Francesco ha trascorso questi giorni “tra le terapie farmacologiche, la fisioterapia sia respiratoria che motoria, in parte l’attività lavorativa, e la preghiera.”
L’attesa apparizione e la dimissione imminente
La comunità cattolica ha atteso con trepidazione notizie su un possibile ritorno pubblico del Pontefice. Domani, domenica 23 marzo, ci sarà un primo segnale: “Ha intenzione di affacciarsi al termine dell’Angelus di domani che verrà distribuito in forma scritta come nelle scorse settimane.”
Questo gesto, seppur contenuto, rappresenta un momento simbolico di vicinanza ai fedeli. Il Papa, che di solito recita l’Angelus in Piazza San Pietro, non è stato in grado di farlo “dal 9 febbraio, prima di andare in ospedale.”
Ma la notizia chiave è un’altra: “I medici del Policlinico Gemelli di Roma hanno comunicato che Bergoglio lascerà l’ospedale domenica.” Dopo più di un mese di degenza, Papa Francesco sarà dimesso e farà ritorno a Casa Santa Marta, la sua residenza in Vaticano.
Questo ritorno rappresenta un segnale importante non solo per la sua salute. Ma anche per la Chiesa, che attende il suo pastore con fiducia e affetto.