Il Papa nomina 21 cardinali: Conclave sempre meno italiano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Papa Francesco nomina 21 cardinali: un Conclave sempre meno italiano

Papa Francesco

Il collegio dei cardinali somiglia sempre di più a Papa Francesco: la loro accoglienza in Piazza San Pietro è stata una festa.

Nel Concistoro che si è celebrato in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha presieduto la cerimonia per la creazione dei nuovi cardinali, provenienti da tutto il mondo. Arrivano dalla Polonia alla Spagna, dalla Malesia a Hong Kong, fino al Sud Sudan e la Terra Santa. Ma di italiano, il Conclave ha ormai ben poco.

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Papa Francesco verso un Conclave poco italiano

Anche in questo nono concistoro di Papa Francesco in cui sono stati creati 21 nuovi cardinali (18 dei quali elettori), spiccano soprattutto i nomi di vescovi provenienti dall’estero, pastori di diocesi sperdute o di chiese dimenticate.

Palesemente Bergoglio sta ridisegnando la mappa del collegio cardinalizio: sono 99 su 137 i cardinali elettori da lui creati. Tuttavia, il numero dei cardinali italiani rimane comunque il gruppo più numeroso, seguito dagli statunitensi e dagli spagnoli.

La creazione dei 21 cardinali

Intorno alle 10 di ieri mattina, sabato 30 settembre, il Pontefice è arrivato sul Sagrato della Basilica di San Pietro per il Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 21 nuovi cardinali. Qui è avvenuta l’imposizione della berretta, la consegna dell’anello e l’assegnazione del Titolo o della Diaconia.

Dopo il ringraziamento da parte dell’americano Robert Francis Prevost, Papa Francesco ha letto un Brano biblico per poi pronunciare la sua omelia. successivamente ha letto poi la formula di creazione e proclamato solennemente i nomi dei nuovi cardinali, annunciandone l’Ordine presbiterale o diaconale.

Siate evangelizzatori, non funzionari”, ha chiesto il Papa ai nuovi porporati. “Il collegio cardinalizio sia come un’orchestra sinfonica” dove si ascoltano più voci, perché se uno ascoltasse solo se stesso, per quanto sublime possa essere il suo suono, non gioverà alla sinfonia, e lo stesso avverrebbe se una sezione dell’orchestra non ascoltasse le altre, ma suonasse come se fosse da sola, come se fosse il tutto”.

Il giuramento

Il rito è proseguito con il giuramento di fedeltà e obbedienza a Papa Francesco e ai suoi successori. I nuovi cardinali si sono inginocchiati davanti al Pontefice che ha imposto loro lo zucchetto e la berretta cardinalizia.

E’ stato poi consegnato l’anello cardinalizio e assegnato a ciascuno una chiesa di Roma quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa nell’Urbe, consegnando loro la Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia.

Dopo, il Pontefice ha scambiato con ciascuno dei nuovi cardinali l’abbraccio di pace. La delegazione ufficiale italiana presente è stata guidata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Presente alla cerimonia anche il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana.

Chi sono i nuovi cardinali?

Dei 21 nuovi porporati, 18 sono con diritto di voto in un futuro Conclave: Robert Francis Prevost, agostiniano, prefetto del dicastero per i Vescovi; Claudio Gugerotti, prefetto del dicastero per le Chiese orientali; Victor Manuel Fernandez, prefetto del dicastero per la Dottrina della Fede; Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia.

Christophe Louis Yves Georges Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti; Pierbattista Pizzaballa, francescano, patriarca latino di Gerusalemme; Stephen Brislin, arcivescovo di Città del Capo; Angel Sixto Rossi, gesuita, Arcivescovo di Cordoba (Argentina); Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá; Grzegorz Rys, arcivescovo di Lodz (Polonia); Stephen Ameyu Martin Mulla, arcivescovo di Juba (Sud Sudan).

José Cobo Cano, arcivescovo di Madrid; Protase Rugambwa, arcivescovo coadiutore di Tabora (Tanzania); Sebastian Francis, Vescovo di Penang (Malaysia); Stephen Chow Sau-yan, gesuita, Vescovo di Hong Kong; François-Xavier Bustillo, francescano conventuale, vescovo di Ajaccio; Americo Manuel Alves Aguiar, attuale ausiliare di Lisbona e vescovo eletto di Setubal; Angel Fernandez Artime, rettor maggiore dei Salesiani.

Ci sono poi anche tre ultra-ottantenni: Agostino Marchetto, già nunzio apostolico e segretario emerito del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti; Diego Rafael Padron Sanchez, arcivescovo emerito di Cumaná (Venezuela); Luis Pascual Dri, cappuccino, confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei, Buenos Aires.

Le nazioni di provenienza sono di almeno quattro continenti: Italia (3), Stati Uniti, Argentina (3), Colombia, Venezuela, Svizzera, Francia (2), Polonia, Portogallo, Spagna (2), Sudafrica, Sud Sudan (che avrà il suo primo cardinale), Tanzania, Malaysia, Hong Kong-Cina.

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ultimo aggiornamento: 1 Ottobre 2023 12:03

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