In una lettera ai cardinali, Papa Francesco invita ad una gestione oculata dei conti in Vaticano, esortando a ridurre i costi superflui.
Papa Francesco ha inviato una lettera a tutti i cardinali, richiamandoli a una gestione più oculata e responsabile delle finanze vaticane.
In una situazione di crisi globale, il Pontefice ha voluto ribadire l’importanza di ridurre i costi, anche all’interno della Santa Sede.
“Uno sforzo affinché un deficit zero non sia solo un obiettivo teorico, ma una meta effettivamente realizzabile” ha scritto.
L’appello al “risparmio” di Papa Francesco ai cardinali
Nella sua lettera, come riportato da Tgcom24, Papa Francesco ha fatto appello alla sobrietà, esortando i cardinali a evitare spese superflue e a concentrare le risorse sulle priorità essenziali della missione ecclesiastica.
“Il servizio deve essere realizzato con spirito di essenzialità, evitando il superfluo,” ha dichiarato il Pontefice.
Questo richiamo va di pari passo con un invito alla solidarietà interna, che richiama il modello delle famiglie: “Le Istituzioni della Santa Sede hanno molto da imparare dalla solidarietà delle buone famiglie.”
“Così come in queste famiglie coloro che godono di una buona situazione economica vengono in aiuto dei membri più bisognosi“, spiega affermando che gli Enti dovrebbero prendere esempio.
Questo, secondo il Papa, non solo favorirebbe una gestione più equilibrata delle risorse, ma rispecchierebbe anche i valori evangelici di generosità e cura per il bene comune.
La collaborazione e le riforme per il futuro della Chiesa
Un altro aspetto centrale della lettera è l’invito alla collaborazione tra le diverse istituzioni della Santa Sede.
“Ciascuna delle Istituzioni della Santa Sede forma con tutte le altre un unico corpo“, ha scritto Papa Francesco, sottolineando l’importanza della cooperazione per raggiungere il bene comune.
Il messaggio di Papa Francesco si conclude con un appello ai cardinali: “Vi chiedo di accogliere questo messaggio con coraggio, spirito di servizio e di sostenere con convinzione, lealtà e generosità le riforme in corso“.