Una paraprofessionista si è dichiarata colpevole di aver colpito uno studente autistico con una scarpa. I dettagli.
Nel cuore del Michigan, un caso di violenza scolastica ha sollevato un’ondata di indignazione e riflessione sulla sicurezza degli alunni più vulnerabili, Kimberly Horen, 55 anni, ex paraprofessionista presso la Forest Park Elementary di Eastpointe, ha recentemente ammesso la colpevolezza per aver colpito un bambino autistico di 6 anni con una scarpa. L’aggressione è avvenuta il 18 ottobre 2024 ed è stata scoperta dopo la denuncia della madre e un’indagine interna che ha confermato l’uso della scarpa dell’alunno per colpirlo alla testa.

Un’aggressione che scuote la fiducia nella scuola
L’episodio ha immediatamente portato al licenziamento della donna e ha innescato un procedimento penale gestito dalla Macomb County Prosecutor’s Office. Il procuratore Peter J. Lucido ha commentato che “i paraprofessionisti hanno un ruolo chiave nel supportare gli studenti con bisogni speciali. Quando questo dovere viene tradito, è fondamentale applicare delle conseguenze”. Come riportato da truecrimenews.com
I termini dell’accordo e il dibattito etico
Il giorno 8 luglio 2025, Horen ha patteggiato dichiarandosi colpevole di assault and battery. Il giudice ha stabilito che, se completerà 12 mesi di probation, parteciperà a sedute di gestione della rabbia e si registrerà secondo la Wyatt’s Law (registro per reati contro i minori), la condanna sarà ridotta a tentata aggressione.
Tuttavia, la madre del bambino ha espresso pubblicamente il proprio sdegno, definendo la punizione troppo lieve. Ha inoltre sottolineato che il figlio, non verbale, ha manifestato segni evidenti di disagio emotivo dopo l’episodio. La vicenda ha riaperto un acceso dibattito sul trattamento riservato ai bambini autistici nelle scuole e sulla necessità di una formazione più rigorosa per il personale scolastico.
L’udienza per la sentenza definitiva è fissata per settembre 2025. Intanto, l’intera comunità educativa si interroga su come prevenire simili episodi e garantire che la scuola rimanga un luogo sicuro, inclusivo e rispettoso dei diritti di ogni studente.