Impiegati nella parata militare di Mosca carri armati e 11 mila soldati per mostrare al mondo la potenza russa.
Il Cremlino di Mosca vuole dare un’ulteriore dimostrazione della propria forza. Nelle esercitazioni della parata hanno partecipato un considerevole numero di soldati che hanno sfilato con i carri armati.
La parata del 9 maggio in Russia simboleggia la vittoria dell’Unione Sovietica del 1945 contro la Germania nazista. Ma l’evento che si svolgerà di qui a poco, possiede un ulteriore significato. Si tratta di una giornata che determinerà le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina. Si tratta di un’occasione che servirà ad alimentare lo spirito patriottico del popolo. In questa occasione la Russia avrà oltremodo la possibilità di mostrare al mondo la potenza delle sue forze armate. Quest’anno ancora più potenti di più sulla base della guerra in Ucraina.
Nel video diffuso dal ministero della Difesa sui preparativi per la celebrazione che avverrà lunedì 9 maggio, si vedono chiaramente sfilare sulla piazza Rossa di Mosca centinaia di militari accompagnati dai carri armati. Nonostante si trattasse inizialmente di una giornata in cui si sarebbe proclamata la fine del conflitto in Ucraina, gli ultimi avvenimenti stanno sollevando parecchi dubbi.
Alcune fonti dell’intelligence occidentale infatti, dichiarano la possibilità che in occasione della parata, vi sia un risvolto negativo che segnerà una nuova fase di sviluppo della guerra. A fomentare quest’idea proprio la presenza dell’equipaggiamento bellico durante le prove della sfilata.
Le dichiarazioni di Sergei Kiriyenko
Nonostante ciò, il Cremlino ha rassicurato la popolazione: “Quel giorno non arriverà nessuna ulteriore dichiarazione di guerra.” Il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale russa Sergei Kiriyenko: “La parata della vittoria e la marcia del reggimento immortale in questo giorno della vittoria a Donetsk e Lugansk è ancora impossibile da tenere. Ma quel tempo arriverà presto e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass.”
La dichiarazione riguarda la decisione delle autorità russe di annullare, nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, la parata e la marcia per la giornata della vittoria del 9 maggio.