Al Villaggio Olimpico di Parigi 2024, gli atleti lamentano la mensa insoddisfacente ed altri disagi: le parole di Ceccon ed altri atleti.
Le polemiche non si placano al Villaggio Olimpico di Parigi 2024, dove diversi atleti hanno espresso insoddisfazione per le condizioni della mensa e le strutture.
Nonostante gli sforzi per offrire una vasta gamma di piatti preparati da chef rinomati, le lamentele sono numerose e variegate.
Parigi 2024: le critiche dai campioni
Le critiche più aspre, come riportato da Affaritaliani.it, sono arrivate dal nuotatore italiano Thomas Ceccon.
Dopo aver conquistato l’oro nei 100 metri dorso, il campione non ha nascosto la sua delusione riguardo la situazione nel Villaggio Olimpico.
“Si mangia male, fa caldo e non c’è l’aria condizionata. Molti atleti si spostano e se ne vanno“, ha dichiarato al termine della gara dei 200 dorso, in cui non è riuscito a qualificarsi per la finale.
Anche altre voci si sono unite al coro di lamentele. Simone Biles, stella statunitense della ginnastica artistica, ha sottolineato che il cibo servito nel Villaggio non rispecchia la qualità della cucina francese.
“Non penso che al Villaggio ci servano cucina francese come quella che potete mangiare fuori. Per gli atleti, è un po’ più… sana“, ha detto, seppur aggiungendo che “le pizze sono buone“, afferma.
La polemica sulla mensa
Il contrasto tra le aspettative degli atleti e la realtà è evidente. Gestita da Sodexo Live, una filiale del colosso Sodexo, la mensa del Villaggio Olimpico è stata presentata come “il ristorante più grande del mondo“, con la capacità di servire fino a 40.000 pasti al giorno per oltre 10.000 residenti.
Per l’occasione, sono state create più di 500 ricette, inclusi menu cosiddetti “gastronomici” ideati da chef stellati come Alexandre Mazzia e Akrame Benallal.
Tuttavia, gli sforzi per offrire una varietà culinaria non hanno soddisfatto tutti. Oltre alle critiche sulla qualità del cibo, alcuni atleti hanno lamentato porzioni troppo piccole e una scarsa disponibilità di alimenti essenziali come carne e uova.
A peggiorare la situazione, sono stati segnalati tempi d’attesa eccessivamente lunghi e latte annacquato.
