Parigi si impegna per la sostenibilità con l’approvazione del referendum anti-SUV: tariffe di parcheggio triplicate per i veicoli pesanti.
Nel cuore di Parigi, una decisione cruciale è stata presa con una partecipazione minima: l’approvazione del referendum “anti-SUV” segna un passo significativo verso la mobilità urbana sostenibile. Con un’affluenza che non ha raggiunto il 6% dei cittadini aventi diritto, il 54,55% degli elettori ha optato per una politica di discriminazione tariffaria nei parcheggi. Destinata a colpire i veicoli giudicati più pesanti e inquinanti.
18 euro all’ora: sosta per i SUV in centro
I veicoli definiti come “pesanti, ingombranti e inquinanti” dovranno ora fronteggiare una tariffa di parcheggio di 18 euro all’ora nelle zone centrali di Parigi e 12 euro nelle aree periferiche. Al contrario, le auto tradizionali godranno di una tariffa ridotta, mantenendo il costo di 6 euro in centro e 4 euro in periferia. Una mossa audace che mira a scoraggiare l’uso di SUV e veicoli simili nelle strade parigine.
Oltre i SUV: una definizione ampia per vetture pesanti
La normativa, inizialmente focalizzata sui soli SUV, è stata estesa a includere qualsiasi veicolo con un peso superiore a 1,6 tonnellate per le auto ibride e plug-in, e oltre le 2 tonnellate per le vetture elettriche. Questa revisione del testo del referendum ha allargato il campo d’azione. Coinvolgendo veicoli che, pur non essendo classificabili come SUV, superano i limiti di peso stabiliti.
L’adozione di questa misura, che entrerà in vigore dal primo settembre 2024, ha sollevato questioni non solo sulla sua efficacia ma anche sulla legittimità, data l’esigua affluenza alle urne. Nonostante la scarsa partecipazione, l’amministrazione della città, guidata dalla sindaca Anne Hidalgo, ha accolto il risultato con orgoglio. Sottolineando l’importanza di promuovere veicoli ecologici per combattere congestione e inquinamento.
Mentre Parigi si prepara a implementare queste nuove tariffe, il dibattito rimane acceso. L’iniziativa è vista da molti come un passo necessario verso una capitale più verde e vivibile, ma critici e oppositori evidenziano la bassa affluenza al voto come segno di una decisione poco rappresentativa. La sfida per Parigi sarà quella di bilanciare l’ambizione ecologica con la necessità di un consenso più ampio. In un contesto urbano sempre più orientato verso la sostenibilità.