Nel parlamento svedese c’è chi si oppone al compromesso con la Turchia per entrare nell’Alleanza atlantica.
Il presidente turco si è opposto all’entrata nella Nato di Svezia e Finlandia fino a che non ascolteranno le richieste della Turchia. Erdogan vuole che i due paesi, ma soprattutto Stoccolma ritirino il loro appoggio al Pkk, organizzazione curda ritenuta da Ankara terroristica. La Turchia toglierà il veto solo se estraderà i combattenti turchi.
Una sorta di ricatto che la Svezia sarebbe pronta ad accettare per entrare nella Nato. Ma in Svezia, una parlamentare di origini curde si oppone e non vuole che la Svezia cedi al ricatto di Erdogan. La parlamentare Amineh Kakabaveh, indipendente originaria del Kurdistan iraniano deciderà le sorti di questo governo.
Il 7 il parlamento di Stoccolma voterà la mozione di sfiducia contro il ministro della giustizia e la premier ha promesso di dimettersi in caso di sconfitta. Oggi il governo svedese potrebbe cadere e tutto dipende dalla parlamentare curda e da quello che le dirà la premier socialdemocratica riguardo al compromesso turco.
Se accetterà il compromesso la Svezia cambierà sui diritti umani
“Deve respingere le richieste di Erdogan e difendere i diritti umani. La Turchia vuole più soldi per gestire l’immigrazione.” Secondo Kakabaveh il presidente turco vuole fare affari con l’Ue a spese dei curdi e dei migranti siriani. “E’ inaccettabile che l’Ue resti in silenzio di fronte a queste richieste così come non è accettabile che la Svezia pieghi la testa difronte a un dittatore come Erdogan solo per entrare nella Nato” dichiara la parlamentare svedese.
“I paesi europei contribuiscono a mantenere Erdogan al potere continuando a are affari con lui“, secondo la parlamentare di origini curde ora anche il partito socialdemocratico sta mettendo da parte i suoi valori per accontentare il presidente turco. Se la premier non cambierà idea su questo punto la parlamentare è disposta a far cadere il governo, votare contro e bloccare così il processo di entrata nella Nato.
Kakabaveh si dice contraria alla Nato e alla guerra, essendo cresciuta in Iran durante la guerra ha combattuto e visto troppe persone morire per questo ora predica la pace. Secondo la parlamentare di origini curde, la Svezia cambierà se verrà a patti con il dittatore turco sul piano dei diritti umani. Al momento è il paese che maggiormente difende i diritti umani ma se scambierà i curdi per la Nato tutto ciò cambierà.