Si stringe il cerchio intorno ai furbetti del vaccino, si muove anche l’Antimafia. Sono più di due milioni quelli che hanno saltato la fila.
È partita la caccia ai furbetti del vaccino, le persone che per un motivo o per un altro sono riusciti a saltare la fila vaccinandosi prima, molto prima a dire il vero, di quando avrebbero dovuto, almeno stando al piano vaccini, che dovrebbe essere una sorta di testo sacro per tutti in questa fase dell’emergenza.
In occasione della conferenza stampa dell’8 aprile, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha usato parole durissime per attaccare le persone che hanno saltato la fila e che hanno ricevuto il vaccino prima di quando avrebbero dovuto e soprattutto prima di persone fragili, a rischio morte in caso di contagio.
“Bisogna smetterla di vaccinare i giovani, i ragazzi, psicologi di 35 anni che sono operatori sanitari. Ma con che coscienza uno salta la lista e si fa vaccinare? Questa è la prima domanda da fare. Con che coscienza uno salta la fila. Questo è il primo messaggio”, ha dichiarato Mario Draghi nel corso della conferenza stampa.
Di seguito il video della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi
Furbetti del vaccino, più di due milioni hanno saltato la fila
Numeri alla mano, quella dei furbetti del vaccino è una piaga forse addirittura sottovalutata. Più di due milioni di dosi sono state somministrate a persone che non rientrano nelle categorie prioritarie come ad esempio ultraottantenni, personale medico e sanitario, docenti e personale scolastico e uomini delle forze dell’ordine. Più di due milioni di dosi di vaccino sono andate ad altri soggetti. E per capire a chi siano andate e perché si muove l’Antimafia.
Morra, “In Antimafia chiediamo chiarezza”
Con un post condiviso sulla propria pagina Facebook, Nicola Morra ha annunciato che l’Antimafia si muoverà chiedendo gli elenchi delle persone che hanno ricevuto il vaccino.
“Ci sono alcune regioni, come Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta che nella categoria “altro” (ovvero non over 80, personale sanitario e altre categorie principali a rischio) risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale.
Chi sono le così tante persone che ricadono nella categoria “altro” in queste regioni?
Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria, abbiamo deciso di avanzare una richiesta per conoscere i criteri con cui è stata organizzata la categoria altro“, si legge nel lungo post del Presidente della Commissione Antimafia.
Le indagini degli inquirenti
E i furbetti del vaccino sono nel mirino anche degli inquirenti e delle forze dell’ordine, come testimoniato dalla maxi operazione condotta a Biella, dove decine di persone tra vertici della Asl, avvocati e commercialisti sono finiti nel registro degli indagati. Ad Oristano la musica non cambia: secondo le ipotesi investigative quindici soggetti avrebbero vaccinato persone non in lista, non aventi diritto in base alle priorità del piano vaccini.