Partecipate, la riconferma di Descalzi all'Eni agita le acque nel M5S
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Direttore: Alessandro Plateroti

Partecipate, il Governo conferma le nomine, spaccatura nel M5S

Roberto Gualtieri

Il ministero dell’Economia ha confermato gli ad delle partecipate. Quella di Descalzi all’Eni ha agitato le acque tra i pentastellati.

ROMA – Le società partecipate dallo Stato continueranno a avere gli attuali amministratori delegati. Il ministero dell’Economia ha infatti confermato Francesco Starace come ad dell’Enel, Claudio Descalzi all’Eni, Alessandro Profumo in Leonardo e Matteo Del Fante in Poste.

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Partecipate, valzer nelle presidenze

In questa tornata di nomine le novità riguardano soprattutto le presidenze delle diverse partecipate statali: a Leonardo è in arrivo Luciano Carta, ora a capo dell’Aise, all’Eni è stata indicata Luisa Calvosa, quindi Valentina Bosetti alla presidenza di Terna, Francesca Isgrò alla presidenza di Enav e Patrizia Grieco alla presidenza di Mps.

Eni
fonte foto https://www.facebook.com/enigaseluce/

Il caso Descalzi agita il M5S

La partita sulle nomine nelle grandi aziende pubbliche ha tuttavia spaccato il M5S. L’oggetto della discussione all’interno dei pentastellati è la riconferma di Claudio Descalzi al timone dell’Eni. Il manager è infatti coinvolto in alcune vicende giudiziarie: è sotto processo a Milano per la presunta tangente in Nigeria ed è sotto indagine per conflitto d’interesse per appalti per 300 milioni di dollari affidati dall’Eni in Congo a società riconducibili a sua moglie.
La questione è stata posta dall’influentissimo ex deputato Alessandro Di Battista, che ha sollecitato i 5S a bloccare “la nomina a qualsiasi livello, di coloro che, sulla base delle nostre regole, non potrebbero neanche essere candidati al consiglio di circoscrizione“. D’accordo con lui Giulia Grillo e Barbara Lezzi.

https://www.youtube.com/watch?v=rZ-sFXJyUzo

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ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2020 15:28

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