Il Partito Democratico chiede a Draghi “interventi strutturali” sul lavoro

Il Partito Democratico chiede a Draghi “interventi strutturali” sul lavoro

Per il Partito Democratico, guidato da Enrico Letta, il mercato del lavoro italiano è estremamente problematico: bisogna agire.

Lavoro e questione sociale. Questi i due temi estremamente interconnessi sui quali sembra che si giocherà la sfida delle prossime elezioni politiche. Forte di questa convinzione, il partito di Enrico Letta, il Partito Democratico, mobilita le sue Agorà al fine di mettere in campo delle proposte che possano arrivare immediatamente al governo.

Le parole di Enrico Letta

Bisogna intervenire sul prezzo dell’energia, intervenire e bloccarlo a livello europeo, spiega il segretario del Partito Democratico. E, qualora non ci si riuscisse, “dobbiamo farlo almeno a livello nazionale, come Spagna e Portogallo hanno fatto”. Oltre a questo, c’è “un assegno energia a famiglie e imprese, agevolazioni per il trasporto pubblico locale per tutti i cittadini” e il taglio “dei contributi sui salari. Ne stiamo parlando con il governo, i fondi ci sono, dichiara Letta: “Ci sono sei miliardi di euro che i miglioramenti dei conti pubblici hanno dato, ci sono gli extra profitti che le imprese petrolifere e dell’energia hanno ottenuto, dobbiamo intervenire lì, è possibile. E poi, se ci sarà bisogno, si farà uno scostamento di bilancio”.

Enrico Letta

Ma Letta ha anche parlato della guerra in Ucraina e delle mosse della Russia. “È drammatica la notizia di ieri sullo stop agli approvvigionamenti di gas russo alla Polonia e alla Bulgaria. Drammatica per la difficoltà profonda che questo lascia immaginare per il futuro”, ha dichiarato il segretario aprendo la Agorà sul tema del lavoro e dei diritti. I salari italiani sono i più bassi e sono quelli che sono cresciuti di meno in Europa. Salari troppo bassi e ingiusti, questa è la situazione. Retribuzioni ingiuste e profondamente diseguali in un momento in cui l’inflazione ci accompagnerà per i prossimi mesi”, ha sottolineato il segretario Letta chiedendo al Governo uno ‘scatto di reni’: “Chiediamo di fare di più per i salari e per proteggere il potere di acquisto, per dare vita a qualcosa di più strutturale in prospettiva.