L’Europa conosce la paura legata al coronavirus. La Gran Bretagna potrebbe chiudere le scuole per due mesi, la Francia teme un contagio ‘all’italiana’.
Londra vuole chiudere le scuole per due mesi e Parigi inizia a comprendere il rischio di un’epidemia. Il coronavirus inizia a farsi sentire anche nel Regno Unito e in Francia, ma di fatto si registrano casi accertati quasi tutti i paesi europei, tanto per restringere il campo ai nostri vicini di casa.
Il coronavirus in Europa
E così dopo aver indicato l’Italia come la Cina d’Europa e dopo aver minacciato misure restrittive verso il nostro paese e i nostri concittadini, Francia e Regno Unito salgono sul palcoscenico dell’emergenza sanitaria e si ritrovano come d’incanto nei nostri panni. Soprattutto la Francia, dove i casi di coronavirus si moltiplicano con il trascorrere delle ore.
La situazione in Francia
Stando alle prime dichiarazioni di intenti, i paesi europei sembrano intenzionati a muoversi adottando misure ancora più restrittive di quelle messe in campo dall’Italia. In Francia i casi sono aumentati nel corso delle ultime ore e le autorità temono un contagio all’italiana, alimentato dai focolai interni, che quindi vanno isolati.
Paura nel Regno Unito: si pensa a misure straordinarie
Nel Regno Unito, dove i casi di coronavirus sono limitati, si pensa addirittura di vietare le riunioni pubbliche e di chiudere le scuole per otto settimane. Due mesi. Potrebbero inoltre essere rimandate le manifestazioni sportive e gli spettacoli, oltre che ovviamente i concerti.
La situazione negli altri paesi
La situazione non è facile neanche in Germania, dove alle 12.00 del 28 febbraio si contano sessanta casi di coronavirus. Il COVID-19 nelle ultime ore è arrivato in Austria, in Olanda, in Svizzera, nella spagna continentale ma anche in Svezia, in Norvegia e in Bielorussia.