Come Paolo Gentiloni, il “Moviola” del Pd, potrebbe diventare il nuovo leader del partito, soffiare il posto a Elly Schlein.
Paolo Gentiloni è l’uomo giusto per tutte le stagioni del Partito Democratico (Pd). Da giovane giornalista al mensile di Lega Ambiente, a portavoce della giunta Rutelli al Campidoglio, fino a ministro delle Comunicazioni nell’ultimo governo Prodi. La sua carriera è stata un continuo mimetizzarsi e riemergere all’ultima curva utile, un talento che lo ha portato a raggiungere posizioni di rilievo, inclusa quella di commissario europeo grazie al governo giallorosso di Giuseppe Conte. Con il suo mandato in scadenza a novembre, Gentiloni si prepara per una nuova fase della sua carriera politica, con la possibilità di diventare il salvatore del fortino dem o il federatore di un nuovo campo largo.
Gentiloni e il passaggio del testimone
Una delle ipotesi sul futuro di Gentiloni è il passaggio del testimone da uno spento Stefano Bonaccini all’ex presidente del Consiglio. Il recente intervento di Gentiloni sull’Ucraina ha riacceso le speranze dei sostenitori di Bonaccini, offrendo una leadership più sicura e meno incline agli scivoloni. Come riportato da iltempo.it, questo tifo non proviene solo da Lorenzo Guerini, ma anche dalla corrente trasversale di Goffredo Bettini. La carta Gentiloni potrebbe essere utile anche a Elly Schlein, che, rinfrancata da un risultato elettorale positivo, potrebbe cercare di rassicurare la base del Pd con una figura solida come quella di Gentiloni.
Scenario inquietante: commissariamento di Schlein
C’è però un altro scenario, decisamente più inquietante per la numero uno del Pd. Un risultato deludente alle elezioni europee e alle amministrative potrebbe portare al commissariamento di Elly Schlein, aprendo la strada all’incoronazione di Gentiloni in modalità Prodi. Questo scenario vedrebbe Gentiloni come candidato alla presidenza del Consiglio alle prossime politiche, un po’ come accadde nel 2018 quando, dopo la sconfitta alle elezioni, Gentiloni sostenne Nicola Zingaretti e trovò una via d’uscita con la nomina a commissario europeo. La sua abilità tattica potrebbe tornargli utile anche contro Schlein, mostrando che per il “Moviola” c’è sempre il tempo di portare a termine un’azione.
Paolo Gentiloni rimane una figura chiave per il futuro del Pd, capace di adattarsi e trovare il modo di emergere nei momenti cruciali. Con la scadenza del suo mandato europeo, le sue mosse future potrebbero determinare non solo il suo destino politico, ma anche quello del Partito Democratico. In un momento di grande incertezza per il Pd, la sua presenza rappresenta una possibile ancora di salvezza o una minaccia per la leadership attuale.