Elly Schlein respinge la proposta di Franceschini e critica Meloni su Santanchè, caso Almasri e autonomia. Tensioni crescenti nel Pd.
Le divisioni all’interno del Partito Democratico si fanno sempre più evidenti. La segretaria dem, Elly Schlein, ha risposto duramente alla proposta avanzata da Dario Franceschini di andare separati al voto per sconfiggere il centrodestra. Intervistata da Il Mattino di Padova, Schlein ha dichiarato: «Preferisco i temi concreti, non entrerei in questo dibattito». Una risposta secca che evidenzia la volontà della leader di focalizzarsi su questioni politiche e non su discussioni interne.
Schlein contro Franceschini: “Io mi occupo di temi concreti”
Tra i temi che Schlein ha voluto sottolineare spiccano il caso Almasri, l’autonomia differenziata e la situazione della ministra Daniela Santanchè. La segretaria dem non ha risparmiato critiche al governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di incoerenza e opacità. «Meloni venga in aula a spiegare perché abbiamo liberato un terrorista libico e per quale altro motivo oscuro non fa dimettere la ministra Daniela Santanchè rinviata a giudizio», ha dichiarato.
Santanchè e autonomia: i punti caldi per il Pd
Un altro tema cruciale per Schlein è quello dell’autonomia differenziata, portata avanti dalla Lega di Salvini e dal ministro Calderoli. In merito alla recente sentenza della Consulta, che ha bocciato la riforma, la segretaria ha affermato: «Il governo deve prendere atto della sentenza della Consulta che ha colpito al cuore la riforma Calderoli e deve fermare le intese già avviate con alcune regioni come il Veneto». Schlein ha inoltre aggiunto: «Speravamo di poter sottoporre questa riforma sbagliata al voto dei cittadini e faremo battaglia in Parlamento sulle norme che dovranno adottare».
Non meno pesanti sono state le sue dichiarazioni sulla vicenda di Daniela Santanchè. «Noi abbiamo chiesto a Meloni di pretendere queste dimissioni, ricordo che alla conferenza stampa del 9 gennaio Meloni disse che in caso di rinvio a giudizio avrebbe valutato che fare. Invece ancora niente. Il suo silenzio imbarazzato dimostra che c’è un problema di classe dirigente in questo governo ed è un altro segno della sua incoerenza».
Schlein ha concluso le sue dichiarazioni toccando anche il caso Almasri, sottolineando la gravità della situazione: «Ci sono aspetti per nulla trasparenti sul perché sia stato ignorato il mandato di arresto internazionale e perché sia andato un aereo italiano a prenderlo. Una vicenda di una gravità inaudita». Sul terzo mandato, infine, ha ribadito: «Teniamo il punto. Il principio vale per tutti e noi, dove abbiamo governato molto bene, come a Bari e in Emilia-Romagna, abbiamo trovato insieme una soluzione condivisa di continuità del buon governo».
In un momento di grande difficoltà interna, Schlein sembra decisa a guidare il Pd puntando su questioni politiche e attaccando duramente il governo Meloni.