Pd, Schlein cambia la strategia: ecco la linea D'Alema
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Pd, Schlein cambia la strategia: ecco la linea D’Alema

Elly Schlein

Analisi della strategia di Elly Schlein per il Pd in vista delle elezioni europee. Rischi, sfide interne e l’eventuale impatto sul futuro.

Elly Schlein, alla guida del Partito Democratico (Pd), sembra seguire un percorso tracciato da figure storiche come Massimo D’Alema, puntando su liste “pacifiste” per le prossime elezioni europee. Questa mossa, però, solleva dubbi e malcontenti all’interno del partito, in particolare tra i riformisti e figure di spicco come Dario Franceschini. Come ripreso da affaritaliani.it

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Un partito alla ricerca del rinnovamento

La strategia di Schlein cerca di rispondere a una crisi di rappresentanza, mirando a coinvolgere quel vasto mare dell’astensionismo che si è ingrossato negli anni. Il riferimento di D’Alema alla vittoria dell’ideologia ultraliberale e alla necessità di riconquistare chi si è allontanato dalla politica sembra essere il faro che guida l’azione di Schlein. Con una campagna elettorale che si posiziona decisamente a sinistra, il Pd di Schlein vuole attrarre soprattutto i giovani e chi si riconosce in valori pacifisti. Come fonte da affaritaliani.it

Schlein ha scelto una linea che include nomi come Camilla Laureti, Sandro Ruotolo, Annalisa Corrado, e figure del mondo civile e giornalistico come Cecilia Strada e Lucia Annunziata, tutti esponenti di un pacifismo attivo e di una sinistra rinnovata. Tuttavia, questa scelta non è priva di conseguenze interne al partito, con riformisti come Pina Picierno e Irene Tinagli relegati in posizioni meno favorevoli nelle liste elettorali, generando malcontento e tensioni. Come detto da affaritaliani.it

La minoranza e il dissenso interno

Il presidente Stefano Bonaccini si fa portavoce di un tentativo di mediazione, cercando di evitare uno sbilanciamento troppo marcato verso la sinistra che potrebbe alienare una parte dell’elettorato e degli stessi membri del partito. Anche Lorenzo Guerini, figura di spicco tra i riformisti, appare deluso dalla direzione presa sotto la guida di Schlein, evidenziando una frattura interna che potrebbe avere ripercussioni significative sul risultato delle elezioni. Come riferito da affaritaliani.it

La posta in gioco è alta: se il Pd non dovesse superare la soglia del 20% alle europee, si apriranno scenari di cambiamento alla guida con possibili richieste di dimissioni da parte di Schlein. In questo contesto, nomi come Paolo Gentiloni emergono come possibili successori, con una parte della minoranza e alcuni esponenti della maggioranza pronti a supportare un cambiamento.

In sintesi, il Pd si trova a un bivio cruciale, dove la scelta di una linea pacifista e di sinistra rappresenta sia una scommessa per riconquistare gli astensionisti sia una sfida interna che potrebbe definire il futuro del partito.

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ultimo aggiornamento: 28 Marzo 2024 12:35

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