Perché ebrei e palestinesi si odiano da sempre?
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Perché ebrei e palestinesi si odiano da sempre?

bandiera Israele a Gerusalemme

Il conflitto in Israele ha riacceso i riflettori sulla contrapposizione tra ebrei e palestinesi. Cosa c’è all’origine dell’odio tra loro.

L’attacco da parte delle milizie di Hamas contro Israele iniziato il 7 ottobre 2023 ha riportato l’attenzione sull’ostilità tra Israele e Palestina e la contrapposizione che esiste da tempo tra ebrei e palestinesi, appunto. La vicenda è assai complessa e vede intrecciarsi questioni religiose e non solo.

Negli anni, infatti, sono aumentati sempre più gli interessi che partono, comunque, da una disputa di base di livello territoriale, scoppiata definitivamente con la creazione dello Stato di Israele e ulteriormente complicatasi con i vari conflitti avvenuti successivamente.

Perché ebrei e palestinesi si odiano?

Israele Gerusalemme

A spiegare quanto sta accadendo adesso tra Israele e Hamas è stata l’insegnante Claudia Fumagalli che sui social è molto seguita per il modo molto esaustivo con cui si occupa di temi spesso anche molto delicati.

In particolare, dalle parole dell’esperta, si viene a comprendere meglio perché ebrei e palestinesi si odiano. “Gli israeliani sono gli ebrei, mentre i palestinesi sono di fede musulmana“, ha esordito la Fumagalli in un video condiviso su TikTok.

“Il conflitto tra loro esiste da tempo, in particolare da dopo la seconda guerra mondiale. In realtà, si può tornare indietro di molto tempo. La Palestina, ai tempi di Gesù, diciamo, era territorio degli ebrei. Da lì vengono cacciati, abbiamo la cosidetta diaspora. Nel frattempo cosa accade? Questa terra, così come tutte quelle del circondario, sono state conquistate dagli arabi musulmani. Dopo la seconda guerra mondiale, diversi ebrei sono tornati sul posto ed è stato certificato il problema di dare loro una terra, uno Stato. […] All’inizio gli arabi gli accolgono anche bene in quanto gli ebrei compravano loro delle terre deserte dove costituivano i cosidetti kibbutz. E facevano le cose per bene per far ‘fiorire i deserti'”.

“Ma cosa succede poi? Dopo il 1945 gli ebrei iniziano sempre di più ad espandersi con gli arabi che dicono ‘noi questi non li vogliamo’. Nel 1947 l’Onu fa una proposta per dividere la terra in due parti. I musulmani non accettano questa cosa ma gli ebrei, nel 1948, proclamano la nascita di Israele e da qui avrà luogo la prima guerra. In tutto saranno tre. Gli arabi vengono aiutati dagli altri Paesi vicini, di religione musulmana. Gli ebrei vincono, anche con l’aiuto degli Stati Uniti. Da qui la loro espansione che anche oggi preoccupa visto che tra queste aree di maggiore tensione c’è anche la Striscia di Gaza. Queste sono le zone più pericolose”.

“Successivamente ci saranno le altre due guerre con gli ebrei che sono riusciti sempre a vincere. Le schermaglie tra ebrei e palestinesi-musulmani, sono sempre esistite. Tra l’altro, via dalle zone conquistate, ci sono andati i profughi, che si sono spostati tra Libano e Siria. E’ da questi campi che arrivano i terroristi che non hanno niente da perdere. Hanno un odio profondo verso americani, ebrei e tutto l’Occidente. Hamas, che ha sferrato l’attacco a Israele, è costituita da persone che sicuramente vivevano in questi campi profughi. Ora ci sarà un casino con Israele che si sta vendicando”, le parole di Claudia Fumagalli.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 10 Ottobre 2023 11:55

Tragedia al Quirinale: scomparsa a soli 39 anni la moglie del gestore Rinaldi

nl pixel