Nato nel 1948, l’allestimento ‘calessino’ del Piaggio Ape è ancora largamente utilizzato per il trasporto professionale in ambito turistico.
La Piaggio è uno dei principali marchi italiani, soprattutto per quanto riguarda i veicoli commerciali e gli scooter di piccola e media cilindrata. Uno dei modelli più longevi e di maggior successo prodotti dalla Casa di Pontedera è l’Ape, un motocarro a tre ruote proposto in varie versioni e allestimenti, destinati a diverse tipologie di utilizzo. Una variante di grande impatto scenografico, ampiamente diffusa nel settore del trasporto turistico “neo-vintage” è il ‘Calessino‘, “un veicolo speciale, unico nel suo genere, grazie ai particolari dettagli che lo rendono un’icona riconoscibile in tutto il mondo“, come si legge sul sito della Piaggio.
La prima serie venne prodotta fino agli anni Settanti per poi interrompersi fino al nuovo Millennio; nel 2007, il Calessino è ricomparso nei listini della Piaggio grazie ad un’edizione speciale (999 esemplari in tutto) prima della nuova generazione lanciata nel 2013, quando esordì l’Ape Calessino 200 HL proposto ad un prezzo di listino al nuovo di poco superiore ai 7.500 euro.
Le caratteristiche tecniche dell’Ape Calessino
Il Piaggio Ape Calessino è lungo 2,7 metri, è largo 137 cm ed è alto 178 cm (il passo misura 1.920 mm).
Il motore è un monocilindrico (alimentato a diesel) a quattro tempi da 197 cc di cilindrata, raffreddato ad aria e coadiuvato da un cambio manuale a cinque rapporti (4 di marcia e la retromarcia); è in grado di sviluppare una potenza massima pari a 6,5 kW (circa 10.2 CV) ad un regime di 4.750 giri al minuto mentre la coppia motrice massima è di 14,6 Nm tra i 2.250 e i 2.500 giri per minuto. Trattandosi di un propulsore non particolarmente potente, le prestazioni sono molto modeste (malgrado il veicolo abbia una massa totale di appena 645 kg): la velocità massima, stando a quanto dichiarato sul sito ufficiale del costruttore, è di 60 km/h.
Dal punto di vista tecnico, il Calessino monta una sospensione a braccio oscillante con molla elicoidale coassiale all’ammortizzatore all’anteriore e una a bracci indipendenti con molle in gomma e ammortizzatori al posteriore. I freni sono a tamburo, sia all’avantreno che al posteriore, e a doppio circuito e vengono azionati per mezzo di un pedale.
Per quanto riguarda l’omologazione, l’Ape Calessino rientra nella categoria L5E (“veicoli a tre ruote simmetriche rispetto all’asse longitudinale mediano, la cilindrata del cui motore (se si tratta di motore termico) supera i 50 cc o la cui velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di propulsione) supera i 45 km/h” come riporta il sito dell’ACI) mentre la motorizzazione è omologata secondo il protocollo Euro 4. Il Calessino presenta una carrozzeria a quattro porte (anche se in realtà si tratta di sportelli costituiti da un’intelaiatura tubolare rivestita in tessuto) può portare due persone (oltre al conducente) ed essere guidato da chiunque abbia conseguito una patente di guida di tipo A1, conseguibile a partire dal compimento del 16° anno di età.
Design e carrozzeria
La linea stilistica del Calessino è rimasta fedele a sé stessa ed all’impostazione utilizzata fin dal 1948. Rispetto all’allestimento da motocarro, non cambiano né la meccanica né il motore ma le differenze sostanziali riguardano la distribuzione dello spazio e dei posti a sedere. L’Ape motocarro presenta una cabina con due posti a sedere (un conducente e un passeggero), chiusa e isolata dal resto del veicolo. Il retro è occupato per intero dal cassone che delimita la superficie di carico.
Nella versione Calessino, il retro diventa un abitacolo aperto che include anche la postazione di guida (benché la panca sulla quale siede il guidatore sia divisa dal resto dell’abitacolo) così da poter ospitare comodamente tre persone. Per proteggere il conducente e i passeggeri dagli agenti atmosferici il Calessino è convertibile, ossia dotato di un tettuccio di stoffa con lunotto posteriore in plastica trasparente incluso, che può essere chiuso unendosi alla copertura fissa che sormonta il posto di guida.
Il prospetto anteriore è rimasto sostanzialmente immutato; la ruota anteriore è protetta da uno scudo a forma di ‘becco’ aggettante rispetto alla carrozzeria; i gruppi ottici sono due fanali di forma rotonda incassati in una cornice quadrata di materiale plastico.
L’Ape Calessino 2019, fanno sapere dalla Piaggio, “propone un nuovo mix di aggiornamenti dal punto di vista stilistico, che riguardano in particolare alcune componenti della carrozzeria posteriore del veicolo“; in particolare, gli elementi di innovazione sono: i nuovi fanali posteriori, gli inserti cromati del parafango anteriore, i parafanghi posteriori, i sedili disegnati a forma di sella e la plancia con il vano portaoggetti. Il veicolo è disponibile con tre varianti cromatiche per la carrozzeria: Western Red, Neptune Blue e Artic White.
I prezzi del Calessino
All’interno del listino della Piaggio, il prezzo Ape Calessino (IVA inclusa) è di 6.510 euro. Naturalmente, è possibile reperire anche modelli di seconda mano, a prezzi anche superiori poiché buona parte degli esemplari di Ape Calessino usato sono vintage o d’epoca, in quanto risalenti agli anni Sessanta o Settanta; i prezzi possono oscillare tra i 2.500 e i 20.000 euro, a seconda delle condizioni di conservazione o di restauro e il chilometraggio, oltre all’anno di prima immatricolazione.
Alcune aziende offrono anche la possibilità di noleggiare un Calessino, sia su base giornaliera sia mensile; quest’ultimo può costare tra i 230 ed i 270 euro al mese.
Storia e origini del Calessino
Come già accennato, il Calessino venne prodotto a partire dal 1948; si trattava di una trasformazione dell’Ape, il motocarro a tre ruote che la Piaggio produce tutt’ora. Il modello venne denominato ‘calessino’ perché molto simile ad una prima versione trasformata della Vespa alla quale era stato aggiunto un divanetto al posteriore. L’idea della Casa di Pontedera era quella di produrre un veicolo economico che potesse essere utilizzato per il trasporto professionale in ambito turistico, dal momento che le località italiane tornavano ad essere visitate dopo la fine della Guerra.
Curiosamente, il Calessino – pur avendo acquisito una vasta popolarità lungo tutta la Penisola – ha ispirato il celebre tuk-tuk, ovvero i taxi a tre ruote molto diffusi sia in India che in tutto il sud est asiatico, dove rappresentano un vero e proprio best seller, oltre che un mezzo di trasporto pubblico di larghissima diffusione.
Fonte foto: https://www.facebook.com/PiaggioApeDealer/?tn-str=k*F