Il piano di pace per il Medio Oriente di Donald Trump: Gerusalemme capitale unita dello Stato ebraico. Ai palestinesi promessi 50 miliardi di dollari.
WASHINGTON (STATI UNITI) – E’ stato presentato il piano di pace per il Medio Oriente di Donald Trump. Un lavoro di ottanta pagine che vede Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico e la creazione di un’area palestinese che avrà come centro principale l’area est di Gerusalemme. Questa nazione sarà sostenuta da un investimento di 50 miliardi di dollari sborsati dagli Stati Uniti e dai suoi alleati.
Al momento non sono stati comunicati altri dettagli di questo accordo e nelle prossime settimane sapremo qualcosa di più.
Il piano di Donald Trump per la pace in Medio Oriente
Una suddivisione in due Stati. Fondamentalmente è questa l’idea di Donald Trump che vede in Gerusalemme la capitale unica dello Stato ebraico e allo stesso tempo una parte dell’est di questa città come simbolo della nuova Palestina.
Un territorio, quest’ultimo, che raddoppierà e soprattutto vedrà la presenza di una ambasciata statunitense. Il tutto naturalmente con fondi della Casa Bianca e degli stati alleati che dovrebbero arrivare fino a 50 miliardi di dollari.
I dubbi restano soprattutto in vista delle elezioni del 2 marzo in Israele che potrebbe essere fondamentale per dare vita a questo piano.
La Palestina rifiuta il piano di Trump
Se da una parte Israele ha intenzione di sposare questo piano, dall’altra la Palestina non sembra voler accettare la proposta. Nessuno, infatti, si è presentato a questo incontro ribadendo il proprio no all’idea nata alla Casa Bianca.
Nessun passo indietro da parte di Donald Trump che ai giornalisti ha spiegato: “Voglio che questo accordo sia vantaggioso anche per i palestinesi. E’ un’opportunità storica per loro per raggiungere uno Stato indipendente. E’ l’ultima occasione che hanno dopo 70 anni di fallimenti“.
La reazione di Abu Mazen
Dura la reazione di Abu Mazen al piano di Donald Trump. Il presidente palestinese si è detto pronto ad interrompere le relazioni con Israele e Usa perché non vuole passare alla storia come “un leader che ha venduto Gerusalemme“.
Tensione a Gerusalemme, due attacchi in poche ore
Il piano di Trump sul Medio Oriente ha provocato la reazione di Hamas con tredici soldati israeliani che sono rimasti feriti in due attacchi separati. Le condizioni non preoccupano ma le autorità locali hanno paura di una nuova ondata di attentati.
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