Dopo l’episodio delle esplosioni del Nord Stream, l’Ue interviene con scudo antimissili.
La Commissione Ue sta mettendo a punto un piano in 5 punti per una “sorveglianza satellitare” contro eventuali altri sabotaggi alle infrastrutture del gas, come accaduto al Nord Stream nel Mar Baltico. L’obiettivo è anche creare uno scudo antimissili da integrare a quello Nato su cui la Germania sta lavorando da mesi, allargando la partnership ai paesi dell’est e alla Spagna. Il timore di un attacco russo nasce anche dalle difficoltà che le forze russe stanno incontrando sul campo di battaglia con l’avanzata ucraina.
L’Ue ha deciso di innalzare i livelli di allerta soprattutto dopo i sabotaggi del gasdotto. Secondo le ultime ricostruzioni la responsabilità sarebbe di droni inviati da Mosca che avrebbero attivato bombe già presenti sul gasdotto. Per cercare di garantire la sicurezza energetica in vista dell’inverno la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un piano in 5 punti per proteggere le infrastrutture.
La presidente ha ribadito la necessità di essere preparati e in quest’ottica “abbiamo approvato una nuova legislazione che rafforzerà la resilienza delle entità critiche dell’Ue”. L’obiettivo è sottoporre le infrastrutture a stress test per identificare i punti deboli e prepararci a interruzioni improvvise. Il terzo punto consiste “nell’aumentare la nostra capacità di risposta attraverso il nostro meccanismo di protezione civile dell’Unione già in atto”.
Il piano dell’Europa per accelerare sulla difesa
Il quarto punto riguarda l’uso della sorveglianza satellitare per rilevare potenziali minacce. L’ultimo punto della strategia è rafforzare la cooperazione con la Nato e i partner chiave sulle questioni critiche. Questo piano si inserisce anche nel progetto del nuovo gasdotto che passerebbe dalla Francia o dall’Italia e porterebbe Gnl dai porti spagnoli a Berlino.
Ma non è l’unica iniziativa, c’è anche il progetto dello “European Skyshield”, un’iniziativa portata avanti dalla Germania per integrare i sistemi di difesa antiaerea dei Paesi dell’Ue e far fronte alla minaccia dei missili russi. Il progetto tedesco ha subito un’accelerazione dal conflitto in Ucraina anche in visione della difesa dei missili balistici. Qui si inserisce la trattativa con Israele sull’acquisto di uno scudo antimissili da 2 miliardi di euro.
La difesa europea manca di un sistema adeguato a rispondere ai missili supersonici russi. Contro le ultime minacce nucleari 6 paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Olanda e Finlandia) hanno lanciato il progetto di uno scudo nucleare europeo.