Stefano Pioli si racconta: dal rapporto con Ibrahimovic e Maldini al nuovo capitolo all’Al-Nassr con Cristiano Ronaldo. Le sue riflessioni.
Stefano Pioli, oggi allenatore dell’Al-Nassr, è tornato a parlare a otto mesi dall’addio al Milan. In una lunga intervista, ha ripercorso il suo percorso rossonero e condiviso le sue esperienze attuali in Arabia Saudita, tra sfide professionali e nuovi traguardi.
Il Milan: tra emozioni e addii difficili
Ripensando ai cinque anni trascorsi al Milan, Pioli racconta: “Cinque anni belli, ma estenuanti. Avevo già pianificato un mese a Londra per perfezionare l’inglese e visitare qualche club: Chelsea, Tottenham… Avrei potuto godermi il super-contratto Milan, ma ho capito presto che avrei faticato a restare fermo”.
Il rapporto con Maldini e Massara è stato caratterizzato da rispetto e professionalità, nonostante le personalità forti: “Siamo rimasti in contatto. Ho lavorato bene con due persone oneste e molto competenti. La nostra intesa era fortissima. Poi con Paolo ci sono state anche discussioni forti, perché siamo due teste dure”.
Sulle difficoltà nei derby contro l’Inter, Pioli spiega: “Era arrivata una conclusione fisiologica, i derby l’hanno accelerata. Perderne sei di fila mi ha fatto male, naturale. Soprattutto i due di Champions, anche perché hanno tolto valore a un grande risultato: essere tornati in semifinale dopo 16 anni”.
Un momento cruciale per lui è stato il ritorno dei quarti di Europa League contro la Roma: “Ritorno dei quarti di Europa League, Roma-Milan, all’Olimpico. All’andata avevamo perso 1-0. In spogliatoio, prima del match, feci un discorso da pelle d’oca, uno dei miei più sentiti di sempre. Ero sicuro di passare. Invece alla squadra non arrivò nulla e in campo fece poco. Lì mi accorsi che quello che davo non bastava più. L’empatia si era guastata”.
Cristiano Ronaldo e l’esperienza all’Al-Nassr
L’allenatore parla del suo impatto in Arabia Saudita: “Il livello qui? Più alto di quanto pensassi: 6-7 squadre possono stare in Serie A, 3-4 si giocherebbero la zona Champions. All’inizio, all’Al-Nassr, non ho forzato, poi piano piano abbiamo portato i giocatori dove volevamo noi, soprattutto sul piano dell’intensità”.
Pioli spende parole di grande stima per Cristiano Ronaldo: “Se io arrivo mezz’ora prima all’allenamento, lui 25’ prima. È sempre il primo a salire sul pullman. Un perfezionista che pretende tanto da sé e dagli altri. Vive la squadra, aiuta, consiglia. A volte, lascio che parli ai ragazzi. Non posso considerarlo come gli altri. Ma è intelligente, rispetta i ruoli”.
Sul confronto tra Ronaldo e Ibrahimovic, Pioli afferma: “Ibrahimovic e Ronaldo hanno caratteri diversi. Ibra era impetuoso con una personalità dominante. Cristiano è leggenda, è planetario, è enorme… Ha in testa i mille gol ufficiali. Li farà. Non gliene mancano molti”.
Sui metodi di lavoro e la gestione degli infortuni, Pioli spiega: “All’Al-Nassr ho avuto una sola mezza contrattura del brasiliano Talisca che ha saltato una sola partita. I metodi di lavoro sono gli stessi dell’anno scorso”.