Più diritti per i rider: il via ai contratti da dipendente

Più diritti per i rider: il via ai contratti da dipendente

Il centrodestra si spacca in due: Forza Italia non è d’accordo sulla proposta europea riguardante i contratti ai rider.

La Commissione europea interviene sulla questione dei falsi autonomi e decide di dare gli adeguati diritti a chi lavora con Uber, Glovo e Deliveroo. Anche i rider avranno un contratto a norma da dipendente, una nuova misura che prevede circa 5 milioni di assunzioni. Bruxelles modificherà la proposta riguardante le condizioni di lavoro nelle piattaforme digitali.

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Con lo scopo di contrastare il fenomeno dei falsi autonomi, il Parlamento europeo vuol intervenire sulle piattaforme digitali che, in caso di controversie tra lavoratore e datore, sarebbe la piattaforma stessa a chiarire che l’eventuale collaborazione non rientra nei parametri del lavoro dipendente. Bruxelles si aspetta polemiche che probabilmente arriveranno dai Paesi membri.

Le direttive Ue

Come fare quindi per evitare questo fenomeno? L’europarlamento mette in chiaro alcuni punti fondamentali, tra cui: uno stipendio fisso, un orario di lavoro definito, la presenza di sistemi di classificazione, supervisione del lavoratore, regole sull’aspetto o sulla condotta.

Inoltre, limitazioni per lavorare per terzi o il limite della scelta di un’assicurazione contro gli infortuni o un regime pensionistico. Per il rider infine è previsto che venga garantita la possibilità di organizzare il proprio orario di lavoro senza interferenze da parte del committente, e in linea con le proprie esigenze.

Chi vota contro?

Se le piattaforme decideranno di accettare e la proposta diverrà legge, questa potrebbe portare a circa 5 milioni di assunzioni a contratto, sulle 28 milioni di persone al momento definite come autonome. Il testo ovviamente dovrà essere approvato dai 27 Paesi europei: una missione complicata dato che già all’interno del Parlamento il consenso non è stato totale.

In Italia, tipo, Fratelli d’Italia e Lega che hanno votato a favore mentre Forza Italia vota contro. I voti sfavorevoli sono dati dall’ipotesi che che una stretta sui falsi autonomi potrebbe portare le piattaforme a ridurre il personale, con conseguenze negative per l’occupazione.

Anche la richiesta di garantire agli autonomi gli stessi diritti dei dipendenti, non fa saltare di gioia. Inoltre il testo chiede di “vietare ai sistemi automatizzati di prendere decisioni importanti” e di “garantire la supervisione umana su tutte le decisioni che influiscono in modo significativo sulle condizioni di lavoro”. Le piattaforme dovranno fornire informazioni ai lavoratori su come viene utilizzato il monitoraggio e sulle condizioni di lavoro.