Colpo di scena per Brunetta: oltre la pensione, anche uno stipendio extra

Colpo di scena per Brunetta: oltre la pensione, anche uno stipendio extra

Una norma del Pnrr apre le porte a un’eccezione per Renato Brunetta: stipendio in aggiunta alla pensione.

Nell’ambito delle misure introdotte dal recente decreto legato al Pnrr, approvato dal governo a fine febbraio, emerge una significativa novità per Cnel e, in particolare, per il suo presidente, Renato Brunetta.

Quest’ultimo, già noto per la sua lunga carriera politica e accademica, potrà godere di un’eccezione che gli permetterà di cumulare lo stipendio derivante dal suo ruolo al Cnel con la pensione già percepita.

Renato Brunetta

Il potenziamento del Cnel e il ruolo di Brunetta

Come riportato da Fanpage.it, la normativa in questione si colloca all‘articolo 10 del decreto, attualmente in fase di esame presso la commissione Bilancio della Camera.

In attesa di possibili emendamenti, come quello già proposto dal M5s per l’eliminazione di questa particolare disposizione, il testo prevede che al presidente del Cnel non si applichi la restrizione imposta dalla legge del 2012, la quale vietava l’assegnazione di compensi per incarichi pubblici a chi fosse già beneficiario di pensione.

In questo caso, tuttavia, il limite massimo complessivo per il reddito di Brunetta, sommando stipendio e pensione, non potrà eccedere i 240mila euro annui.

Riforme e polemiche: il contesto più ampio

La decisione di includere una tale disposizione nel decreto Pnrr ha sollevato non poche polemiche, specie alla luce delle precedenti eccezioni fatte dal governo Meloni per altre figure di spicco, come l’amministratore delegato della società Stretto di Messina e il presidente dell’Istat.

Queste mosse rappresentano una discontinuità rispetto al passato, dove norme più stringenti limitavano tali possibilità. Dal 2014, sia il presidente che i consiglieri del Cnel non hanno percepito indennità o compensi per il loro ruolo, una situazione che ora potrebbe cambiare radicalmente.

Nonostante non siano ancora stati definiti gli importi esatti dei compensi, l’attenzione si concentra sulla possibilità che Brunetta, al timone del Cnel dal aprile 2023 e già pensionato, possa raggiungere il tetto massimo legale con l’aggiunta del suo nuovo stipendio.