Scontro tra Regioni e Cts sugli Open Day con il vaccino AstraZeneca. Toti: “Aspettiamo le indicazioni senza ambiguità”.
ROMA – E’ scoppiatlo scontro tra le Regioni e il Cts sugli Open Day con il vaccino AstraZeneca. Dopo la morte di Camilla in Liguria, il governatore Toti ha pubblicato una lettera dove si precisa che “non ci sono motivi ostativi a che vengano organizzate queste eventi, mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale“.
Una missiva che risale al 12 maggio e che sembrerebbe smentire l’ipotesi avanzata da alcuni esperti di decisioni autonome da parte dei governatori.
Toti: “La lettera inviata dal commissario Figliuolo”
Il governatore della Liguria ha pubblicato la lettera per rispondere “a tutti coloro che scrivono, raccontano e commentano che le Regioni sugli open day sono andate per conto loro e in ordine sparso. Ecco la missiva inviata dalla struttura commissariale che dipende da Palazzo Chigi e che riporta in maniera chiara il parere del Comitato tecnico scientifico sull’uso del vaccino“.
Toti: “E’ il momento della responsabilità”
Il presidente della Liguria in un altro post sui social ha chiesto ai medici e agli scienziati di dare “una parola chiara, definitiva e irreversibile sull’uso di AstraZeneca. Si tratta di un siero che ha cambiato almeno cinque volte in tre mesi la sua destinazione […]. Da Roma devono esprimersi senza ambiguità: ritengono che aumentare le vaccinazioni, e dunque usare anche AstraZeneca di cui abbiamo milioni di dosi, sia necessario per salvare vite umane? E allora si assumano la responsabilità, senza mettere sotto accusa chi segue le indicazioni in tal senso. Oppure, si ritiene di fare di fare a meno di AstraZeneca pur rallentando le vaccinazioni perché è considerato troppo rischioso? Lo devono dire gli scienziati a Roma, una volta per sempre. Responsabilità e chiarezza. Per fare in modo che questa drammatica morte non sia stava vana“.