Polemica per la mostra sulla Lollobrigida: “Si rivolterebbe nella tomba”

Polemica per la mostra sulla Lollobrigida: “Si rivolterebbe nella tomba”

La rassegna dedicata alla famosa attrice ha fatto scalpore a causa della presenza di alcune personalità invise alla diva.

La mostra dedicata a Gina Lollobrigida ha fatto scalpore. Il motivo è la presenza di alcune personalità invise alla diva. L’evento, che si terrà oggi a Roma a Palazzo Poli, è una rassegna promossa dal sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni. Verranno esposte, anche grazie alla collaborazione con l’Archivio Luce Cinecittà, 120 fotografie, costumi, gioielli ed oggetti che racconteranno la Lollobrigida in tutte le sue sfaccettature. La diva, nota per le sue doti attoriali, fu anche fotografa, disegnatrice, scultrice e cantante.

“Gina si rivolterebbe nella tomba”

Sono rimasta allibita – ha commentato Cristina Garaffa, amica da oltre trent’anni della Lollobrigida – nell’apprendere che alla conferenza stampa di presentazione della mostra ‘I mondi di Gina’ saranno presenti persone che lei non avrebbe mai voluto nel suo mondo. Mi sembra di sentire il suo dolore, la sua solitudine davanti ad un figlio che si allea con un fantomatico marito, un figlio a cui non ha mai fatto mancare nulla”. Il riferimento è al discendente della Lollobrigida, Milko Skofic, ed al sedicente marito della diva Xavier Rigau, definito pubblicamente dall’attrice come un mascalzone che dovrebbe passare il resto dei suoi giorni in galera”.

Invitare Rigau – continua Garaffa – equivale a far rivoltare nella tomba la mia cara amica Gina e a farla morire una seconda volta“. Quello della Lollobrigida con Rigau fu un matrimonio per procura nato con l’inganno, tra l’altro poi annullato nel 2019 da Papa Francesco per assenza di rapporti intimi e convivenza.